Via lettini e sdraio, tutti stesi sul cemento al Passetto: stagione balneare già finita

Via lettini e sdraio, ttuti stesi sul cemento al Passetto: stagione balneare già finita
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ANCONA Ieri per le famiglie anconetane è stato il primo giorno di scuola. E anche se le temperature erano alte, il sole appariva pallido e velato. Eppure la mattina sulla spiaggia del Passetto c’erano oltre cento persone a fare il bagno o stese al sole. Peccato abbiano dovuto farlo direttamente sulla piattaforma di cemento o sui ciottoli dell’arenile. Perché domenica è stato l’ultimo giorno di attività dello stabilimento balneare. 

 
Lo sbaracco


Da lunedì niente più lettini e ombrelloni, nonostante la stagione ufficiale, al netto della proroga poi concessa dalla Regione, terminasse il 17 settembre. Cosa che ha provocato qualche malumore tra gli habitué, specie quelli che avevano in affitto l’ombrellone per l’intera stagione. «Ci siamo rimasti male – dice una signora scesa in spiaggia con l’anziana madre, il figlio e la sua famiglia – avevamo preso il pacchetto stagionale e pensavamo di poterlo sfruttare almeno fino a metà settembre. Invece già lunedì era tutto chiuso. Alla fine noi ci siamo sistemati per terra, mentre per mia madre abbiamo portato giù una sedia». 


Disagi assortiti 


Un’altra signora è venuta addirittura con la sdraio. «Ho potuto farlo perché c’è ancora l’ascensore attivo. Però non è giusto doversi portare l’attrezzatura da casa quando avevo pagato l’ombrellone per l’intera stagione. Addirittura volevano chiudere il 3 settembre, poi la gente ha protestato e hanno allungato di una settimana. Ma visto che hanno aperto a metà giugno, almeno tre mesi dovevano garantirli». Per una sua vicina è tutta una questione di mentalità: «Queste cose non succedono soltanto qui al Passetto, ma anche a Sirolo e Numana. Però nel nord della regione no. Perché lì hanno un altro concetto di turismo. Questa spiaggia è un gioiello che stanno iniziando a conoscere anche fuori di Ancona, ma proprio per questo dovrebbe avere servizi adeguati alla sua bellezza».

Infatti la chiusura dello stabilimento non significa soltanto mancanza di ombrelloni e lettini. «Così non c’è più il punto di primo soccorso, non c’è più il bagnino – osserva la signora di prima -. L’altro giorno era pieno di gente sugli scogli senza che nessuno si rendesse conto del pericolo». Il nucleo familiare fa invece notare che con la rimozione dei cestini e la chiusura dei bagni dello stabilimento, per gettare qualcosa occorre arrivare ai bidoni della raccolta differenziata sotto l’ascensore e per fare i propri bisogni raggiungere i bagni sotto la scalinata: «Però almeno le docce funzionano».

Tutto questo non sembra d’altro canto preoccupare troppo i giovani. «Ormai la stagione è finita. In questo periodo vieni al mare giusto un paio d’ore. Non avrebbe senso prendere l’ombrellone. Per noi hanno fatto bene a chiudere lo stabilimento» sostiene una coppia. Un assist per la titolare Liliana Marcu, che spiega: «Ormai hanno riaperto le scuole, le giornate si accorciano, non c’è ragione di continuare. Anche perché le mareggiate hanno spinto indietro la ghiaia. Non possiamo chiedere al Comune di ristenderla adesso. Piuttosto ci aspettiamo che lo facciano a maggio. Abbiamo iniziato la stagione a giugno perché la spiaggia non era pronta. Ma tre mesi li abbiamo comunque garantiti».

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Corriere Adriatico