Ladri scatenati, villino saccheggiato per la terza volta: un intero quartiere trema di nuovo

Ladri scatenati, villino saccheggiato per la terza volta: un intero quartiere trema di nuovo
ANCONA  - Erano in tre. Incappucciati. Sagome inquietanti nel buio della sera, banditi a caccia di oro. Li hanno visti scappare per campi, dopo aver scavalcato le recinzioni,...

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ANCONA  - Erano in tre. Incappucciati. Sagome inquietanti nel buio della sera, banditi a caccia di oro. Li hanno visti scappare per campi, dopo aver scavalcato le recinzioni, agili come gatti. Sono ancora liberi e impuniti. Impossibile catturarli. I carabinieri hanno dato loro la caccia, purtroppo inutilmente. Sì, sono tornati i ladri a Monte Dago.

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Un incubo che si rinnova, come ogni anno. Un brivido infinito per gli abitanti del quartiere che ormai non sanno più cosa significhi la sicurezza. Le hanno provate tutte in passato, si erano organizzati perfino in ronde notturne. Non c’è verso: passa qualche mese e tutto torna come prima. Un film già visto, la storia si ripete sempre.

Giovedì pomeriggio sulla chat dei residenti sono rimbalzati messaggi d’allarme. «I ladri, ancora loro!». Attorno alle 18,30 hanno fatto visita per la terza volta negli ultimi due anni a una villetta sulla Strada di Monte Dago, dove ormai non c’è più niente da rubare. Nell’ultima occasione (dicembre 2019) avevano portato via perfino una pistola, dopo aver caricato un pesantissimo armadietto blindato all’esterno, trascinandolo con una carriola. «Sono stati dai nostri parenti per l’ennesima volta - racconta un ex medico, residente in zona -. Ero a casa con mia cugina. E’ uscita perché ha ricevuto una telefonata e in quel momento ha visto un uomo dietro la recinzione. Stava provando ad entrare in casa mia. Ha urlato ed è scappato, saltando due reti in direzione via Togliatti. Poco dopo abbiamo saputo che i ladri, sicuramente gli stessi, erano stati a casa dei nostri parenti, qui accanto». 

Insomma, speravano di perfezionare un colpo più sostanzioso dopo il primo andato praticamente a vuoto: hanno messo tutto a soqquadro, ma non hanno trovato granché da rubare nella villetta visitata in precedenza, dove sono entrati dopo aver rotto una finestra al piano terra. D’altronde, dopo tre incursioni in pochi mesi, la caccia al tesoro non ha più senso. Ma i malviventi ci hanno provato lo stesso. 



Così come, nello stesso pomeriggio di giovedì, hanno tentato un altro colpo in un villino di via Palombare, la strada immersa nell’oscurità che dalla Fonte delle Monache conduce a via della Montagnola. Qui, attorno alle 18, sono stati visti tre uomini incappucciati scappare da un giardino. I carabinieri, chiamati per il furto già consumato, erano in zona. E’ cominciata una caccia all’uomo per le vie del quartiere, ma i banditi sono riusciti a far perdere le proprie tracce. La paura è tangibile tra i residenti, ripetutamente bersagliati dai furti. «Non ne possiamo più, è una situazione estenuante: ogni anno, la stessa storia», è il coro unanime che si alza da Monte Dago. 

 

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Corriere Adriatico