Ancona, intercettato dopo la strage I colloqui scagionano la ragazzina

Antonio Tagliata scortato in tribunale
ANCONA - I vuoti di memoria di Antonio Tagliata potrebbero essere colmati dai contenuti di alcune intercettazioni ambientali registrate dai carabinieri a poche ore...

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ANCONA - I vuoti di memoria di Antonio Tagliata potrebbero essere colmati dai contenuti di alcune intercettazioni ambientali registrate dai carabinieri a poche ore dall'arresto del killer di via Crivelli. Intercettazioni, depositate in Procura, giudicate rilevanti per ricostruire la dinamica e le responsabilità del duplice omicidio di Fabio Giacconi e Roberta Pierini, trucidati dal 19enne perché si opponevano alla love story con la loro figlia 16enne. Le "cimici" avrebbero catturato le confidenze fatte da Antonio al padre appena dopo la strage nel Comando di via della Montagnola, oltre ad alcuni dialoghi con la fidanzatina. Rivelerebbero dettagli essenziali per colmare molte lacune emerse durante l'incidente probatorio, dovute ai frequenti "non ricordo". Il ragazzo descriverebbe con più minuzia i terribili attimi in cui ha aperto il fuoco contro i Giacconi per poi scappare con la fidanzata. Ed emergono elementi che, opportunamente interpretati, potrebbero rivedere certe dichiarazioni rese da Antonio, sia sulla dinamica dei fatti, sia sulle accuse rivolte alla figlia dei Giacconi, in carcere con l'accusa di duplice omicidio in concorso. La posizione della 16enne potrebbe dunque alleggerirsi. 
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Corriere Adriatico