ANCONA - L’Inrca è out, perché la recrudescenza dell’influenza colpisce con particolare virulenza gli anziani e il pronto soccorso non riesce più...
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È stata una giornata da incubo quella di ieri: l’allarme rosso è suonato in mattinata quando tutte le ambulanze dirette all’Inrca sono state deviate al pronto soccorso di Torrette. Poi alle 14.20 la comunicazione ufficiale che ha messo in affanno il servizio di Emergenza e alcuni reparti dell’azienda ospedaliera. «Alle 17.30 - spiega il dottor Aldo Salvi, primario del pronto soccorso di Torrette - abbiamo registrato l’ingresso di 125 pazienti, la metà in codice giallo. Un sovraccarico importante in termini numerici e di gravità che inevitabilmente ha allungato i tempi di attesa dei codici verdi, fino a sette ore».
Contemporaneamente si è proceduto a bloccare i ricoveri ordinari, sollecitando i vari reparti a dimettere tutti i pazienti che potevano essere dimessi. «Questo - sottolinea il primario - per liberare più posti letto possibili e renderli disponibili per le urgenze. Abbiamo fatto tutto il possibile per tamponare l’emergenza che non si sa ancora quando potrà rientrare». Una situazione che ha fatto emergere le fragilità e che sono tutte già state evidenziate alla Regione. «C’è una carenza di posti letto - spiega il dottor Salvi - poichè Torrette riceve pazienti non solo dal territorio ma da tutta la regione e per diverse patologie. Ed esistono anche problemi sulle cosiddette dimissioni protette, per la mancanza di strutture adeguate». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico