Fondi Covid e soldi aziendali trasferiti a Praga per evadere il Fisco, due imprenditori nei guai

ANCONA - Hanno percepito 50mila euro attraverso i fondi statali del Covid utilizzandoli non per le aziende ma a fini personali. Non solo: attraverso una società...

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ANCONA - Hanno percepito 50mila euro attraverso i fondi statali del Covid utilizzandoli non per le aziende ma a fini personali. Non solo: attraverso una società costituita ad hoc per fornire manodopera nei cantieri navali di Ancona e Taranto, hanno trasferito i ricavi in conti correnti aperti a Praga evadendo il Fisco. Due imprenditori sono finiti nei gtuai dopo un'indagine svolta dalla Guardia di finanza di Bologna: indagine estesa nelle Marche visto che la società dei due imprenditori ha operato anche nei cantieri navali di Ancona.

 

Due imprenditori indagati per avere speso illecitamente i fondi del Covid

I militari  delle Fiamme gialle hanno così dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali a carico delle due persone indagate, nei cui riguardi il Gip del Tribunale di Bologna, Letizio Magliaro, ha disposto,  il “divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di responsabile legale o amministratore di qualsiasi ufficio direttivo di impresa” e  il sequestro preventivo per un valore di oltre 400 mila euro.

Gli accertamenti, effettuati dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna, diretti dalla locale Procura della Repubblica e guidati dal sostituto procuratore Tommaso Pierini, si inquadrano nel contesto di una più ampia indagine che ha disvelato una rete composta da 20 società legate, per lo più in maniera “opaca”, a persone gravate da precedenti giudiziari di rilievo. Persone che hanno amministrato, anche di fatto queste società, percependo, indebitamente, risorse pubbliche stanziate - in seguito all’emergenza da coronavirus  e omettendo di dichiarare al Fisco elementi positivi di reddito.

 

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Corriere Adriatico