Giorgio non ce la fa e muore all'ospedale, è la seconda vittima del tragico incidente

Giorgio non ce la fa e muore all'ospedale, è la seconda vittima del tragico incidente
ANCONA - Si aggrava, purtroppo, il bilancio del tragico incidente avvenuto venerdì scorso sulla Statale 16 a Loreto in cui ha perso la vita un giovane papà, Antonio...

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ANCONA - Si aggrava, purtroppo, il bilancio del tragico incidente avvenuto venerdì scorso sulla Statale 16 a Loreto in cui ha perso la vita un giovane papà, Antonio Cariello, agente della Polizia penitenziaria. Domenica notte, dopo due giorni di agonia, è deceduto anche Giorgio Pelosi, novantenne di Camerano: era ricoverato all’ospedale di Torrette in gravissime condizioni dopo il terribile impatto con la moto condotta da 35enne. 

 

Il dramma 

Pelosi si trovava alla guida dell’utilitaria contro cui si è schiantato il centauro. Viaggiava in direzione sud insieme alla moglie 87enne, anche lei portata all’ospedale con un codice di massima gravità, quando è avvenuto il micidiale impatto all’altezza dell’incrocio tra la Statale 16 e la strada che sale a Castelfidardo, nei pressi dell’azienda Effetto Luce. Subito agli occhi del personale del 118 sono apparse disperate le condizioni dell’anziano, portato a Torrette dall’eliambulanza. I medici della Rianimazione dell’ospedale regionale, purtroppo, non hanno potuto salvargli la vita. La salma del pensionato si trova ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, dunque non sono stati ancora fissati i funerali. Oggi, invece, sarà il giorno dell’addio ad Antonio Cariello: il rito funebre si terrà alle 11 nella chiesa di Camerano, dove l’agente di Polizia penitenziaria viveva insieme alla moglie e ai due figli. Prima della funzione religiosa saranno i colleghi a dargli l’ultimo saluto nel carcere di Montacuto, dove il 35enne lavorava. 
La ricostruzione 


Il centauro, venerdì mattina, stava raggiungendo un collega in difficoltà: poco prima del tragico schianto aveva ricevuto una telefonata da un altro agente che gli chiedeva aiuto perché, a causa di un guasto tecnico, si era dovuto fermare con la sua motocicletta in avaria sul ciglio della strada. Cariello si era subito messo in viaggio alla volta di Ancona, nel suo giorno libero, per soccorrerlo. Ma è stato tradito dalla moto che aveva acquistato con grandi sacrifici. Ha sbandato ed è finito nell’altra corsia, scontrandosi frontalmente contro l’auto dei due coniugi di Camerano che stavano viaggiando verso sud. Nel tremendo incidente sono rimaste coinvolte altre due auto, mentre la moto è volata in un campo. Il giovane papà è morto sul colpo. E a distanza di due giorni si è arreso anche Pelosi: fatali i traumi riportati dal novantenne nel frontale da paura.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico