ANCONA - Due anni e quattro mesi di reclusione per peculato e falso ai danni di una ultranovantenne di cui aveva assunto la tutela tra il 2007 e il 2012. È la condanna...
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La difesa - avvocato Francesco Scaloni - ha respinto tutte le accuse. L’imputata ha ribadito in aula di aver agito correttamente, di non essersi appropriata di nulla e di aver depositato in tribunale tutta la documentazione delle spese. Il Tribunale ha riconosciuto ai famigliari dell’anziana, parti civili tramite l’avvocato Stefano Gregorio, il diritto ad essere risarciti ma il danno dovrà essere quantificato in sede civile. Per la famiglia, con la pensione dell’anziana (circa 1.700 euro al mese) si sarebbe potuto far fronte alle spese di cui si occupava la tutrice, compresi i compensi alla badante e i rimborsi delle spese anticipate dai familiari. Addebiti negati dalla difesa che ricorrerà in appello. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico