Ancona, imbratta di feci la casa dello zio e lo minaccia: arrestato

Ancona, imbratta di feci la casa dello zio e lo minaccia: arrestato
RIMINI - Aveva imbratto con le proprie feci il cortile della casa dello zio, minacciandolo poi di morte. Aveva spaccato il videocitofono e il portone d’ingresso....

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RIMINI - Aveva imbratto con le proprie feci il cortile della casa dello zio, minacciandolo poi di morte. Aveva spaccato il videocitofono e il portone d’ingresso. Protagonista L. M., 37 anni, nativo della provincia di Forlì Cesena ma domiciliato ad Ancona, già noto alle forze dell’ordine per precedenti. Per questo i militari della stazione di Rimini lo hanno arrestato in flagranza di reato con l’accusa di atti persecutori nei confronti di suo zio. È accaduto alle 15.30 di sabato nel quartiere San Giuliano. I militari sono intervenuti sul posto dopo la richiesta di intervento al 112: neppure alla vista dei militari l’uomo ha smesso di inveire contro lo zio, denotando un evidente alterazione psicofisica. Non era la prima volta. Con non poca difficoltà i carabinieri sono riusciti a calmare l’uomo che ha riferito di essere in possesso di un coltello. Dalla successiva perquisizione nella stanza di albergo in cui aveva alloggiato è stato rinvenuto un coltello a serramanico, un taglierino, un coltello multiuso, un batticarne in acciaio ed un paio di forbici. Insomma, campionario completo.

Dopo aver condotto L.M. in caserma, i carabinieri hanno ricevuto la denuncia dello zio e della zia. Entrambi hanno riferito la situazione durava ormai da tempo. I motivi? L’uomo, disoccupato, chiedeva loro dei soldi. E quando questi non li avevano lui dava letteralmente di matto arrivando a minacce vere e proprie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico