L’idraulico si è ferito, poi è stato stroncato da un malore: oggi l'autopsia

L’idraulico si è ferito, poi è stato stroncato da un malore: oggi l'autopsia
ANCONA  - Si svolgerà oggi l’autopsia sul corpo di Heorhiy Kudla, il 44enne ucraino trovato morto domenica pomeriggio in un appartamento di via Montessori dal...

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ANCONA  - Si svolgerà oggi l’autopsia sul corpo di Heorhiy Kudla, il 44enne ucraino trovato morto domenica pomeriggio in un appartamento di via Montessori dal coinquilino. Gli accertamenti inizieranno alle 15 all’Istituto di Medicina Legale di Torrette e verranno eseguiti dal dottor Manuel Papi. A disporre l’esame autoptico è stato il pm Valentina Bavai per accertare le cause della morte e cristallizzare la dinamica che ha portato il 44enne, che lavorava come idraulico per una ditta che opera alla Fincantieri, verso la morte. 


Stando a quanto finora emerso, sarebbe sopraggiunta per cause naturali nella mattinata di domenica, quando l’ucraino era da solo in casa. Il coinquilino, un suo connazionale, era uscito poco dopo l’alba per andare al lavoro. Quando è rientrato dal turno, attorno alle 13, ha trovato il cadavere di Heorhiy in cucina. L’ipotesi disegnata dai carabinieri è che il 44enne si sia prima ferito per aver sbattuto contro il davanzale della finestra della cucina dove era solito fumare per poi essere stroncato da un malore, presumibilmente un ictus o un problema cardiaco. In almeno due stanze dell’appartamento sono state trovate macchie di sangue, riconducibili alla caduta contro il davanzale. Tracce ematiche erano visibili sia in cucina, che nella camera da letto: sul balcone e su una persiana della finestra.


L’operaio, quando è stato trovato, aveva ferite lacero-contuse al mento e al collo. È escluso che queste lesioni possano aver causato la morte. Non erano profonde, ma superficiali. Altre tracce ematiche sono state rinvenute dai carabinieri guidati dal capitano Vittorio Tommaso De Lisa sulle scale esterne del condominio e sul vetro del portone del palazzo. Particolari che aprono un’altra ipotesi: l’operaio può essersi fatto male all’esterno e aver perso sangue fino al suo appartamento, per poi morire a causa di un malore accusato in cucina. Ieri, intanto, è stato fatto il riconoscimento della salma custodita all’obitorio. Ad arrivare all’ospedale di Torrette, uno dei quattro figli del 44enne.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico