Scoperta truffa finanziaria internazionale realizzata e gestita un ex giocatore di basket di serie A

Scoperta truffa finanziaria internazionale realizzata e gestita un ex giocatore di basket di serie A
ANCONA  - Smascherata dalla Guardia di Finanza nucleo polizia economico-finanziaria di Ancona  una truffa finanziaria internazionale da oltre duecentomila euro...

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ANCONA  - Smascherata dalla Guardia di Finanza nucleo polizia economico-finanziaria di Ancona  una truffa finanziaria internazionale da oltre duecentomila euro realizzata da un promotore finanziario, un ex giocatore di pallacanestro del campionato di serie A, adesso 54 anni, insieme ad altre sette persone. 

 

 

Grazie all'operazione Fast Money è stato possibile accertare anche il meccanismo con queste persone che avebbe circuito una decina di vittime (imprenditori, dipendenti ed anche  liberi professionisti) tra cui anche un uomo anconetano, autista di bus di linea, promettendo loro lauti rendimenti e intascando le somme apparentemente investite.

L’illecita attività finanziaria, interrotta grazie all’intervento delle Fiamme Gialle doriche, ha prodotto danni per le vittime del raggiro per oltre 200 mila euro ed è stata perpetrata grazie all’utilizzo di un complesso schema truffaldino, che si avvaleva di svariate società ubicate oltre che in Italia, anche in Austria, Cipro, Lussemburgo, Svizzera e Gran Bretagna.

Le strutturate indagini di polizia giudiziaria, svolte anche mediante l’utilizzo di minuziosi accertamenti bancari, hanno consentito di raccogliere importanti elementi di prova utili per ricostruire e cristallizzare la responsabilità penale degli otto indagati, la cui condotta avrebbe avuto come unico fine quello di impossessarsi fraudolentemente dei risparmi delle vittime in assenza di qualsivoglia attività di investimento reale, in attuazione del cosiddetto “schema Ponzi”.

Quest’ultimo è una tecnica illecita in base alla quale si promettono ingenti guadagni alle vittime che versano risorse finanziarie a titolo di investimento, a patto che queste reclutino nuovi "clienti", i quali diventano, a loro volta, vittime della truffa.  Tale schema permette a chi inizia la catena e ai primi soggetti coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente di trovare nuove clienti disposti a pagare le nuove quote.

 

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Corriere Adriatico