Trattativa al Gruppo Auchan ​per evitare gli esuberi

Trattativa al Gruppo Auchan ​per evitare gli esuberi
ANCONA - Non dovrebbe coinvolgere il megastore di Ancona, almeno fino al mese di giugno, la cura dimagrante annunciata a livello nazionale dalla multinazionale francese Auchan,...

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ANCONA - Non dovrebbe coinvolgere il megastore di Ancona, almeno fino al mese di giugno, la cura dimagrante annunciata a livello nazionale dalla multinazionale francese Auchan, che ha intavolato una trattativa con i sindacati dopo aver presentato un piano di ridimensionamento che prevede 1.100 esuberi su ottomila occupati nei 60 ipermercati aperti in Italia. Dopo l’annuncio della scorsa settimana, ieri si è tenuto un confronto con i sindacati nazionali del commercio e un nuovo tavolo di trattativa è in calendario per lunedì prossimo. Il negoziato, avviato a seguito di un pesante calo di fatturato, servirà a cercare strade alternative ai licenziamenti collettivi. Per ridurre i costi, secondo l’azienda al momento insostenibili visti i volumi delle vendite, si potrebbe agire sul contratto integrativo oppure ricorrere a strumenti come la solidarietà. Una strada che Auchan, d’altra parte, aveva sperimentato tre anni fa proprio nell’ipermercato di Ancona: l’azienda aveva annunciato la mobilità per un terzo dei 180 dipendenti, poi con il sindacato si trovò una soluzione alternativa con un contratto di solidarietà per due anni al 25%. L’accordo era stato poi prorogato nel settembre scorso, quando l’azienda aveva annunciato 38 esuberi e poi raggiunto un’intesa con il sindacato per rinnovare la solidarietà per altri nove mesi, con un’incidenza scesa al 10%.


Fino al giugno prossimo dunque, quando scadrà l’accordo, ad Ancona non posso essere toccati gli attuali livelli d’organico, come ricorda Selena Soleggiati della Fiscat Cisl. “E noi ovviamente ci auspichiamo che la solidarietà basti a fronteggiare l’attuale crisi”, spiega la sindacalista. Anche il collega Joice Moscatello, della Filcams Cgil, invita a valutazioni prudenti. “E’ prematuro parlare di esuberi, c’è una trattativa in corso. Non si può affrontare questa situazione di crisi solo con la logica della riduzione dell'organico e il contenimento dei costi. Bisogna capire come gestire al meglio punti vendita che hanno dimensioni importanti”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico