ANCONA - Inondavano l'Italia di vestiti di note e costose griffe, ma tutte contraffatte: sgominata dalla Guardia di Finanza di Ancona un ramificata organizaazione. Il bilancio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Giannino e 70 anni di contributi Inps: «Pensione? No, grazie. Sarò barbiere a vita»
Pesaro, appalti pilotati per le case popolari: denunciati imprenditori e 3 dirigenti Erap
Un traffico di capi e accessori di lusso contraffatti che avveniva sulla rete internet è stato individuato dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, a seguito di una vasta operazione denominata "Spider web" coordinata dalla locale procura della repubblica. Le griffe falsificate erano quelle di noti brand quali Gucci, Luis Vuitton, Chanel, Prada, Hermes, Lacoste, Dsquared2, Armani, Tommy Hilfiger e altre, che hanno collaborato aiutando gli esperti anticontraffazione delle case produttrici. Le indagini, durate oltre sei mesi, hanno portato i militari delle fiamme gialle a individuare delle vere e proprie «vetrine virtuali» di operatori specializzati nel mercato delle vendite di abbigliamento online, tra cui un'impresa gestita da due coniugi, S.A. di 43 anni e M.E. di 44 anni, residenti in provincia di Ancona, che vendeva numerosi prodotti di lusso a prezzi concorrenziali, in particolare nella transazione tra il produttore ed il grossista. Tale «negozio virtuale», riservato solo ad operatori del settore abbigliamento ai quali veniva richiesta la registrazione presso il sito web, era attivo attraverso canali di vendita molto riservati che avvenivano attraverso account di messaggistica. I capi provenivano dall'estero, Turchia, Bulgaria e Repubblica Ceca, giungendo in Italia attraverso corrieri internazionali, poi rivenduti e distribuiti a venditori su tutto il territorio nazionale. L'attività di Polizia Giudiziaria è stata eseguita dalle Fiamme Gialle di Ancona, e successivamente anche dagli altri reparti del corpo dislocati nelle Marche, Lazio, Emilia Romagna, Sicilia, Toscana, Calabria, Sardegna, Campania, Piemonte, Lombardia, Veneto e Abruzzo. Sono stati sequestrati circa 15.000 capi di abbigliamento che avrebbero fruttato oltre 4.500.000 euro, sono stati, pertanto, denunciati a piede libero 35 soggetti, titolari degli esercizi commerciali collegati all'attività illecita, per aver introdotto nel territorio nazionale e commercializzato prodotti contraffatti, reati che prevedono pene complessive fino a dodici anni di reclusione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico