Emergenza case popolari, affitti nel caos (24 senza contratto). Al Comune di Ancona mancano 800mila euro

Giungla case popolari, affitti nel caos. Al Comune di Ancona mancano 800mila euro
ANCONA Un ammanco per le casse del Comune di circa 800mila euro. È la scoperta fatta dai tecnici di Largo XXIV Maggio impegnati in un’intensa attività di...

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ANCONA Un ammanco per le casse del Comune di circa 800mila euro. È la scoperta fatta dai tecnici di Largo XXIV Maggio impegnati in un’intensa attività di verifica degli inquilini dei 110 alloggi di emergenza sociale nelle disponibilità di Palazzo del Popolo. Con grande sorpresa, su 85 alloggi allocati (su 110 totali) ben 24 erano affidati senza regolare contratto. Nello specifico, 18 affittuari hanno ottenuto la casa con assegnazioni di vecchia data cui non è mai seguita la regolare stipula di un contratto (le assegnazioni di emergenza servono il periodo transitorio e necessario ad un contratto per una casa popolare) mentre 6 sono le assegnazioni senza titolo. Irregolarità che nei casi limite risalgono a 18 anni fa e che valgono all’incirca un ammanco di 800mila euro, appunto. 

 

La situazione

Danni erariali che presi singolarmente arrivano anche ad 80mila euro e riguardano sia affitti non corrisposti, sia passaggi illegittimi di proprietà - compresi appartamenti occupati da inquilini che nel frattempo avevano acquistato una abitazione propria e passato quella comunale ai figli. «Un quadro sconfortante», lo definisce l’assessore al Patrimonio Angelo Eliantonio. E ancora: «La priorità della Amministrazione è il recupero e l’assegnazione di questi alloggi a cittadini in vere situazioni di difficoltà», commenta. «Non metteremo nessuno in mezzo ad una strada», assicura l’assessore ai Servizi Sociali Manuela Caucci. «Quella avviata è una ricognizione attenta e puntuale che punta a rimettere in circolo unità immobiliari indebitamente occupate e a recuperare somme che possono essere investite nella ristrutturazione di altre abitazioni». continua Eliantonio.


Guardando al resto del patrimonio, quello cioè che non è apparso coinvolto in irregolarità, 22 soluzioni abitative sono state requisite dal Comune per far fronte a situazioni emergenziali, 35 dispongono di un regolare contratto Erap mentre 2 sono in manutenzione e 4 verranno liberate presto. Nel computo non finiscono, invece, 23 appartamenti situati nell’area ex Iacp di via Marchetti e per le quali è previsto un piano di manutenzione finanziato con i fondi del Bando periferie recentemente sbloccati dopo una lunga impasse burocratica (legata a dissidi con i condomini privati circa la parte di interventi a loro carico).  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico