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ANCONA - Un aperitivo al porto da oggi può costare una multa salata. Il Comune ha infatti deciso un giro di vite nei confronti dei locali del porto. Da oggi i baristi potranno servire alimenti e bevande «esclusivamente ai viaggiatori muniti di titolo di viaggio nelle sole giornate di imbarco e di sbarco».
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Le eventuali multe? Solo ai clienti che non hanno un biglietto di imbarco/sbarco. La svolta arriva con un’ordinanza siglata nel tardo pomeriggio dal sindaco Valeria Mancinelli che poco prima aveva riferito al consiglio comunale l’iter dell’ordinanza regionale con cui invece Ancona e altri 19 Comuni da oggi sono in zona arancione.
Nell’ordinanza il sindaco Mancinelli rileva che gli esercizi di somministrazione dislocati nell’area portuale «sono di fatto frequentati principalmente da avventori che non usufruiscono dei servizi portuali». Ricorda che «si sono verificati assembramenti sia durante il giorno, sia soprattutto nelle ore serali, quando gli altri esercizi cittadini devono osservare per norma la chiusura». Una situazione «fonte di possibili contagi e causa di una sostanziale disparità di trattamento tra gli operatori della somministrazione che esercitano una medesima attività, a pochi metri di distanza, sempre in centro, con unica differenza di essere o meno all’interno o all’esterno dell’area di competenza dell’Autorità Portuale». Da qui la decisione «di limitare ai soli possessori di titoli di viaggio la fruizione dei servizi di somministrazione in relazione alle criticità emerse sul territorio dorico».
L’apertura dei locali in area portuale anche durante le precedenti limitazioni imposte a tutti gli altri esercizi cittadini era stata resa possibile da un’ordinanza del Governo.
Così ieri il sindaco ha rotto gli indugi e firmato l’ordinanza che prevede la possibilità di controlli da parte della Polizia Locale e delle Forze di Polizia che potranno multare «esclusivamente» i fruitori che non sono in possesso dei biglietti di imbarco/sbarco. Dopo una serie di riunioni il Comune ha invece decido di non applicare un provvedimento generalizzato di chiusura delle scuole elementari e medie (alle superiori si applica invece come da decreto e indicazioni IIS) salvo specifici casi di chiusura o classi in quarantena. Come nel caso delle scuole di Sappanico chiuse fino al 5 marzo e la messa in quarantena di alcune classi della scuola di Montesicuro e del complesso di via del Conero.
«Ad oggi - ha sottolineato il sindaco durante la comunicazione al consiglio comunale riunito online - come confermato dalle autorità sanitarie non si rende necessaria alcuna chiusura generalizzata. È importante una regia comune senza il fai da te e in stretto collegamento con la Regione per le misure da adottare da parte dei singoli Comuni». Sulla comunicazione del sindaco non c’è stato spazio per i consiglieri di intervenire, come ribadito dal segretario generale a precisa richiesta. E per questo il consigliere Berardinelli (Fi) ha preannunciato «un esposto per abuso di ufficio nei confronti del segretario e del presidente del consiglio Sanna».
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Corriere Adriatico