I giostrai pronti a bloccare gli ingressi della città

I giostrai pronti a bloccare gli ingressi della città
ANCONA - L’annuncio è di voler bloccare gli ingressi alla città con i camion del luna park. O di occupare piazza Pertini. ...

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ANCONA - L’annuncio è di voler bloccare gli ingressi alla città con i camion del luna park. O di occupare piazza Pertini.






Momenti di tensione. Anche due malori. Per una ragazza in particolare è intervenuto il 118: è stata trasportata al pronto soccorso. Sono saliti in Comune attorno alle 10 i giostrai e lì sono rimasti per ore, nell’attesa di parlare con il vicesindaco Pierpaolo Sediari. Obiettivo fallito fino alla tarda mattinata.



Dall’ultimo piano, sede dell’assessorato all’Urbanistica, i giostrai sono scesi allora al secondo piano, dove si trova l’ufficio del sindaco, con lo scopo di parlare con il primo cittadino o comunque con Sediari. Poche parole da parte dell’assessore al Commercio, che si è limitato a dire che le aree disponibili per le giostre, dal primo al 4 maggio, restano i soli tre noti: zona ex Fiera al Mandracchio, che è la più vicina alla festa del patrono, parcheggio di piazza D’Armi e parcheggio dello stadio Del Conero.



Erano presenti i vigili urbani. I giostrai non vogliono sentire ragioni e vogliono avvicinarsi il più possibile al serpentone delle bancarelle che si snoderà tra il viale della Vittoria e corso Garibaldi. “Chiediamo una soluzione più vicina, magari solo per quest’anno. Quattro giorni e ce ne andiamo. O come lo scorso anno al Passetto, dove non abbiamo fatto alcun danno, oppure in piazza Pertini - dice Claudio Vacone, una delle due persone che ieri hanno accusato un lieve malore in Comune -. Credo che almeno per questa volta le bancarelle previste in piazza Pertini possano essere spostate. Sediari invece non vuole trovare un’altra soluzione. Siamo anconetani e chiediamo solo di poter lavorare bene. Siamo pronti a manifestazioni di protesta: occupare piazza Pertini, bloccare le strade”.



Gli operatori ne fanno sostanzialmente una questione di guadagno. Convinti che a stare lontani dalla Fiera sia più la spesa che il ricavo dei quattro giorni di lavoro. “Noi al Mandracchio non andiamo - rimarca Vacone -. È un luna park, non un camion, e il luna park va trattato come un negozio o come un bar”. Si prospettano giornate calde a Palazzo, tanto più che il tempo stringe e l’avvio della Fiera di San Ciriaco è ormai dietro l’angolo. All’inizio della prossima settimana è prevista la conferenza stampa per l’illustrazione della kermesse e ad una manciata di giorni non ci sono ancora notizie certe sulla localizzazione del luna park. Che si fa? “Ho parlato con il loro rappresentante e gli ho spiegato le ragioni per cui non possiamo trovare un luogo alternativo - sottolinea dal canto suo il vicesindaco Sediari -. Se ci sono problemi al Mandracchio, cercheremo di ovviare. Per quest’anno è così, non possiamo fare diversamente. Per il prossimo anno c’è l’impegno dell’amministrazione a riconsiderare il tutto, l’intera collocazione della Fiera”.



Si ragiona sulla possibilità di spostare anche le bancarelle? “Valuteremo la Fiera in un discorso complessivo. Del resto, l’amministrazione ha sempre dimostrato collaborazione. Lo scorso anno è stata concessa l’area al Passetto, questa volta esclusa per ragioni oggettive. Abbiamo preso in esame l’ipotesi dello stadio Dorico e dell’area in porto, ma per entrambe non è possibile procedere”. Insieme ai tecnici, oggi pomeriggio Sediari verificherà nuovamente la situazione degli spazi nell’area del Mandracchio. “Capiamo le difficoltà degli operatori, ma gli operatori devono anche capire le nostre”. E di fronte a manifestazioni plateali? “Azioni di questo tipo potrebbero precludere i rapporti con il Comune”, chiude Sediari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico