Le rimane una garza nella pancia dopo l'operazione: si salva e denuncia

Le rimane una garza nella pancia dopo l'operazione: si salva e denuncia
ANCONA - Si opera per un’ernia ombelicale in una clinica privata fuori regione. Una volta dimessa dalla struttura, però, le sue condizioni di salute non migliorano....

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ANCONA - Si opera per un’ernia ombelicale in una clinica privata fuori regione. Una volta dimessa dalla struttura, però, le sue condizioni di salute non migliorano. Fitte all’addome, febbre e analisi sballate peggiorano il quadro clinico. La paziente, un’abruzzese di 43 anni, chiede spiegazioni al chirurgo: «Niente paura, è solo il decorso post operatorio» si sarebbe sentita rispondere dallo specialista. Fino a che, preoccupata e stremata dai fastidi, non decide di eseguire degli esami diagnostici approfonditi. Che fanno emergere la presenza di una garza chirurgica della lunghezza di quasi 10 centimetri, lasciata presumibilmente nell’addome della donna durante l’operazione avvenuta in occasione della rimozione dell’ernia. A salvare l’abruzzese dall’incubo è stato un secondo intervento avvenuto la settimana scorsa nella struttura Salus Medica di Pesaro, coordinata dal dottor Gianlorenzo Orazi. E ora la donna è pronta a battere cassa, chiedendo i soldi di risarcimento alla clinica a cui si era affidata in un primo momento. Per iniziare la battaglia giudiziaria la 43enne si è affidata all’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi che ha già preso in mano la documentazione clinica.
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Corriere Adriatico