Ancona, nei guai per il furto in casa Era un sosia, assolto dopo tre anni

Svolta al processo per furto
ANCONA - Era stato arrestato dalla polizia perché sospettato di essere il ladro che, pochi minuti prima che scattassero le manette, aveva cercato di introdursi in casa di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Era stato arrestato dalla polizia perché sospettato di essere il ladro che, pochi minuti prima che scattassero le manette, aveva cercato di introdursi in casa di una donna, in via Fratelli Cervi, passando dalla finestra. Nella tasca della giacca gli era stato trovato un guanto di plastica, utilizzato – secondo l’accusa – per non lasciare impronte. Inoltre, la proprietaria dell’appartamento, una volta arrivata in questura dopo il faccia a faccia con il bandito (visto scappare con altri due uomini), non aveva esitato a riconoscere il presunto ladro in una foto segnaletica fornita dalla polizia. Ma il 31enne moldavo è stato assolto dal giudice Tiziana Fancello dopo aver passato oltre tre anni sotto processo. Un arco di tempo durante il quale è stato dimostrato come lo straniero fosse praticamente il sosia del componente di una banda di ladri messa sotto scacco dalla polizia pochi giorni dopo che era finito in manette. Somiglianza provata a dibattimento, quando la vittima del tentato furto non ha saputo riconoscere il volto della persona che aveva incontrato sulla finestra di casa. Il guanto di plastica? L'aveva in tsca dopo aver fatto la spesa alla mamma.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico