Furti a raffica nelle abitazioni: 20 anni di carcere ai quattro componenti della banda del buco

Il tribunale di Ancona
ANCONA  - Poco più di vent’anni di reclusione. È il tenore della sentenza emessa dal gup Paola Moscaroli nei confronti dei quattro componenti della gang...

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ANCONA  - Poco più di vent’anni di reclusione. È il tenore della sentenza emessa dal gup Paola Moscaroli nei confronti dei quattro componenti della gang di ladri che lo scorso autunno aveva fatto scendere il terrore su buona parte della provincia dorica con colpi a raffica ai danni di abitazioni isolate.

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La banda, con all’interno albanesi di età compresa tra i 27 e i 40 anni, era stata arrestata dai carabinieri della Compagnia di Osimo in via 25 aprile, ad Ancona, dopo un inseguimento partito da Polverigi, dove erano stati tentati almeno quattro colpi. Tre ladri – domiciliati tra Ancona e la Campania - sono stati condannati in abbreviato a cinque anni di reclusione ciascuno; quattro mesi in più per un 33enne gravato dalla recidiva e formalmente senza fissa dimora. Per la gang le manette erano scattate nel pomeriggio del 26 novembre 2020. Quel giorno, i malviventi avevano fatto visita a quattro abitazioni rubando soldi e gioielli. Un furto si era trasformato in rapina impropria perché un ladro aveva lanciato al proprietario di un casa dei pezzi di terra e delle foglie di aloe vera. Poi, c’era stata la fuga verso Ancona, terminata grazie alla task force messa in piedi dai carabinieri.

Era stato scoperto il covo della banda, dove venivano tenuti i bottini arraffati. Tutti e quattro erano stati portati a Montacuto. Solo successivamente, i militari hanno attribuito al gruppo altri furti, una trentina in tutto, commessi tra le province di Ancona e Macerata nel solo mese di novembre. Di circa 200mila euro il bottino complessivo, raccattato attraverso la “tecnica del foro”: stando a quanto emerso, i banditi – che colpivano sempre tra le 17 e le 20 - praticavano un foro alla porta finestra da cui facevano passare un pezzo di ferro per girare la maniglia e addentrarsi poi all’interno dell’abitazione. 

 

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Corriere Adriatico