ANCONA - Dopo la truffa dello specchietto nelle ultime settimane stà prendendo forma il raggiro della bicicletta. Una sorta di messa in scena portata avanti da alcuni...
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Proprio lungo via Giordano Bruno c’è una pista ciclabile che attraversa via Capodistria. Negli ultimi giorni in modo particolare nelle prime ore della mattinata l’incrocio è attraversato a tutta velocità da una bicicletta alla cui guida si alternano degli extracomunitari. L’obiettivo è sempre lo stesso ovvero centrare la fiancata di una macchina che proprio in quell’istante da via Giordano Bruno si immette in via Capodistria. Incrocio quello con la pista ciclabile che in realtà è regolato da un segnale di stop posto lungo la stessa corsia riservata alle biciclette ma solo per i mezzi a due ruote diretti verso la stazione. Dalla parte opposta invece non c’è nessun divieto.
Come se non bastasse l’incrocio, per posizione lungo la carreggiata e per la presenza di una siepe, rimane in parte chiuso rispetto al campo visivo del conducente del veicolo che si preoccupa più dei pedoni che non delle biciclette. Sta di fatto che il modo di fare portato avanti da questi extracomunitari non è sfuggito ad alcuni residenti della zona. La scorsa settimana un anziano alla guida di una vettura pur non essendo entrato in contatto con la bicicletta condotta dal nigeriano di turno ha preferito sganciare 30 euro pur di calmare le ire dell’africano che lamentava dei danni al pantalone dopo essere caduto in terra Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico