Il figlio è mollato dalla moglie parrucchiera: lei riga le auto fuori dal negozio della nuora

Il figlio è mollato dalla moglie parrucchiera: lei riga le auto fuori dal negozio della nuora
ANCONA - Il matrimonio del figlio va in frantumi e lei, una 70enne anconetana, organizza la vendetta contro l’ex nuora, di professione parrucchiera. Come la punisce?...

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ANCONA - Il matrimonio del figlio va in frantumi e lei, una 70enne anconetana, organizza la vendetta contro l’ex nuora, di professione parrucchiera. Come la punisce? Graffiando le fiancate delle auto posteggiate attorno al salone dove lavorava la donna. Sarebbero questi i contorni della vicenda sbarcata ieri mattina in tribunale davanti al giudice Luca Zampetti. 


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Imputata con l’accusa di danneggiamento aggravato è la 70enne residente in un frazione anconetana. Secondo la procura sarebbe l’autrice dei graffi riportati da due vetture parcheggiate fuori dalla parrucchiera dove lavorava l’ex nuora dell’anziana. Le auto appartengono a due clienti che frequentavano il salone all’epoca dei fatti, avvenuti nel febbraio 2017. Chiedono a testa, attraverso l’avvocato Manuel Piras, un risarcimento danni del valore di 4 mila euro. L’ipotesi delle vittime è che i danneggiamenti siano stati originati da una sorta di vendetta condotta dalla 70enne in onore del figlio, da poco separatosi dalla parrucchiera. 

Il capo d’imputazione riporta solo due episodi, ma nel periodo dei fatti contestati c’erano stati ulteriori atti vandalici, sempre ai danni dei veicoli lasciati in sosta nei pressi dell’ingresso del salone in cui prestava servizio l’ex moglie del figlio della 70enne. Proprio constatando i ripetuti danneggiamenti, dipendenti e frequentatori della parrucchiera avevano deciso di correre ai ripari, dando sempre un occhio all’esterno del negozio per cercare di beccare il vandalo delle carrozzerie. Ebbene, il 15 febbraio 2017 lo smartphone utilizzato da chi si trovava all’interno del salone aveva immortalato la donna intenta a lasciare alcuni autografi sulle fiancate di una Lancia Y e di una Fiat Punto, probabilmente con un oggetto appuntito adibito allo sfregio permanente. 


Immediata era stata la denuncia sporta dai proprietari delle vetture danneggiate sui fianchi. Ieri mattina, la prima udienza del processo è slittata al 24 aprile a causa di un difetto di notifica. Saranno le udienze, i testimoni citati e i documenti depositati dagi legali delle parti a chiarire l’eventuale responsabilità dell’imputata e soprattutto il movente degli episodi vandalici che la procura le ha attribuito.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico