Al fianco dei sindaci e poi assessore: il Comune piange la scomparsa di Roberto Signorini

Al fianco dei sindaci e poi assessore: il Comune piange la scomparsa di Roberto Signorini
ANCONA -  Palazzo del Popolo era un po’ la sua casa. Prima come dipendente, con una carriera ultratrentennale fino a dirigente dell’ufficio stampa. Poi come...

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ANCONA -  Palazzo del Popolo era un po’ la sua casa. Prima come dipendente, con una carriera ultratrentennale fino a dirigente dell’ufficio stampa. Poi come assessore per occuparsi di sicurezza e traffico. Roberto Signorini se n’è andato domenica a 74 anni, stroncato da quel male contro cui combatteva da oltre un anno. 

 


Aveva lasciato l’incarico di capo ufficio stampa del Comune il 14 febbraio 2006 ma nella sua visione non c’era spazio per la pensione. La passione per la politica, respirata in Comune dove era entrato giovanissimo per poi diventare dirigente conoscendo tutti i sindaci, da Francesco Angelini in avanti, l’aveva spinto a candidarsi alle Comunali e Provinciali con i Repubblicani europei per poi aderire all’Idv. Dopo aver svolto l’incarico di capo di gabinetto dell’assessore regionale Gianni Giaccaglia nel 2012 venne chiamato in Giunta dal sindaco Gramillano che gli affidò le deleghe Personale, Polizia municipale e Traffico, Sicurezza e Protezione civile e Innovazione. Durante il suo mandato fu tra l’altro deciso anche nel far rispettare il decoro urbano con controlli e multe per gli usi impropri delle panchine.

«La notizia della scomparsa di Roberto Signorini mi coglie di sorpresa e mi fa l’effetto di un pugno nello stomaco - afferma David Favia - Ho conosciuto Roberto come capoufficio stampa del Comune quando fui eletto la prima volta nel 1997. Aderì all’Idv della quale fu candidato al Comune e per la quale fu anche assessore al traffico fino alle dimissioni di Gramillano. Una persona seria, leale, decisa, volitiva, piena di idee e di voglia di fare. Da ultimo lo ricordo molto impegnato nel ruolo di nonno e innamoratissimo dei nipoti». «Una persona speciale che aveva una profonda passione per la politica ed un amore profondo per la città» afferma Stefano Tombolini, capogruppo 60100, che lo chiamò come capo ufficio stampa nella campagna elettorale delle Comunali 2018.

 

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Corriere Adriatico