Ancona, fermato per un controllo: «Sono Gesù prendetemi la targa delle scarpe»

Ancona, fermato per un controllo: «Sono Gesù prendetemi la targa delle scarpe»
ANCONA - Forse avrà pensato di condividere l’euforia di un bicchiere di troppo, o magari più bicchieri, con i passanti che alle 20.30 di ieri transitavano in...

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ANCONA - Forse avrà pensato di condividere l’euforia di un bicchiere di troppo, o magari più bicchieri, con i passanti che alle 20.30 di ieri transitavano in Corso Carlo Alberto, ad Ancona. Così, stazionando davanti a un locale pubblico, tra provocazioni ed insulti, un cittadino  extracomunitario  urlava a chiunque incrociasse. Durante l’attività di controllo del territorio, un equipaggio della Squadra Volante  notavano l’uomo, intervenendo immediatamente. Di fronte alla richiesta di declinare le proprie generalità l’uomo in maniera strafottente e provocatoria rispondeva agli agenti di chiamarsi “Gesù” e, quindi, di non avere documenti di identità, aggiungendo di non dover mostrare nulla in quanto era a piedi, o, nell’eventualità di annotare la targa delle proprie scarpe.


Gli agenti reiteravano la richiesta dei documenti e a quel punto il cittadino extracomunitario incominciava ad inveire e rivolgere loro parole poco piacevoli, fino a cercare un contatto fisico con i poliziotti, in preda all’ebbrezza del momento, aiutato da un connazionale che uscito dal bar cercava di aiutare l’amico con urla ed improperi. Gli agenti hanno dovuto impiegare tempo e pazienza per tentare di tranquillizzarli: contenuti e riportati alla calma, prima che l’alcol potesse condurli ad atteggiamenti ancora più gravi, i due uomini venivano identificati: entrambi cittadini extracomunitari originari del sudamerica, classe 1992, residente nel capoluogo, regolari sul territorio nazionale. Entrambi venivano accompagnati negli Uffici della Questura e venivano sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici che ne rivelavano le generalità.  Dopo le formalità di rito venivano denunciati in stato di libertà con l’accusa di oltraggio e violenza a pubblico ufficiale e ubriachezza molesta e continua.
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Corriere Adriatico