Ancona, la facciata del Metropolitan di nuovo visibile dopo venti anni

Ancona, la facciata del Metropolitan di nuovo visibile dopo venti anni
ANCONA - "Ancona è ripartita. La riapertura del Metropolitan e il completamento dei lavori per il Natale del 2016 ci restituirà una struttura viva e vitale, con i negozi, le...

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ANCONA - "Ancona è ripartita. La riapertura del Metropolitan e il completamento dei lavori per il Natale del 2016 ci restituirà una struttura viva e vitale, con i negozi, le luci e le attività".






Lo ha detto il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, durante la breve cerimonia che ha segnato la restituzione della facciata dell'ex cinema alla città. "Il Metropolitan non è solo un grande e bell'edificio - ha aggiunto il sindaco -, è un pezzo di storia della città. Al Porto Antico domenica prossima 26 luglio, c'è la restituzione di un tratto della storica banchina, una festa a cui tutti siamo invitati dalle 18 in poi. Stiamo lavorando alla riqualificazione della Piazza del Teatro delle Muse, ovvero piazza della Repubblica. Piazza Cavour vedrà per il 2016 completato il restyling. Penso che sostenere che Ancona sia ripartita sia un'affermazione vera, corroborata dai fatti".



Da oggi dopo 20 anni gli anconetani tornano ad ammirare il bel palazzo ottocentesco. Ora i passaggi successivi per il ripristino, anche interno, della struttura. La richiesta di permesso di costruire per l'ex Metropolitan verrà presentata a giorni, poi partiranno a pieno regime i lavori. Tre mesi per avviare il cantiere dopo il ritiro del permesso di costruzione.



E nel 2016 le prime aperture, per quello che sarà un mix di negozi, uffici, appartamenti, con annessi parcheggi tale da diventare una delle attrattive del centro città. Senza contare lo spazio culturale ad uso pubblico di 500 mq sul quale la Soprintendenza ha posto il vincolo e che è ancora tutto da "inventare".



Cinquecentotrentamila euro la cifra che la società Mb ha versato al Comune come plusvalenza generata dalla variante urbanistica (spazio culturale ridotto rispetto alla sala teatrale). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico