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ANCONA Sarebbe stato un punto di riferimento dello spaccio di eroina per il capoluogo dorico, facendo rifornimento – questa l’ipotesi accusatoria – nei dintorni dell’Hotel House. È stato rinviato a giudizio per detenzione ai fini di spaccio un 28enne originario del Sudan, attualmente recluso a Montacuto. Ieri mattina, il gup Alberto Pallucchini ha fissato la prima udienza del processo al 27 settembre. Verrà difeso dall’avvocato Simone Matraxia.
La procura contesta al pusher, più volte finito al centro delle indagini delle forze dell’ordine sempre per motivi legati allo spaccio di stupefacenti, una sequela di cessioni di eroina, avvenute principalmente al Piano e in un periodo compreso tra il 2018 e il 2019. Stando alla procura avrebbe ceduto droga quasi con cadenza quotidiana. Avrebbe venduto una dose al prezzo medio di 20/30 euro oppure, in alcune particolari occasioni, in cambio di generi alimentari, vestiario e coperte. Una sorta di baratto, dunque, con droga e beni di prima necessità. Il pusher del Sudan era stato arrestato nel corso del 2018 – ma per questo episodio si è proceduto a parte – dalla Squadra Mobile della questura. Gli agenti avevano fatto irruzione nell’appartamento abitato dal 28enne e messo a disposizione da una cooperativa per l’accoglienza dei migranti. Erano stati sequestrati 30 grammi di eroina, nascosti dietro a un bidet. I poliziotti avevano anche trovato tracce di marijuana. Nel 2020, invece, il 28enne è stato al centro di una maxi indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza e finalizzata allo smantellamento di una centrale dello spaccio con base all’Hotel House di Porto Recanati.
Insieme a lui erano finite in manette altre tre persone (un altro componente era stato poi arrestato successivamente, in Germania).
Corriere Adriatico