Ancona, Pronto soccorso di Torrette preso d'assalto: sala emergenza e area Covid piene, pazienti dirottati altrove

Ancona, girone infernale a Torrette con l'assalto al Pronto soccorso: si chiude, pazienti altrove
ANCONA - Ore 16: il pronto soccorso di Torrette nel caos. Ieri è andata in scena una delle giornate più impegnative. Ottanta pazienti presi in carico. Tutte le...

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ANCONA - Ore 16: il pronto soccorso di Torrette nel caos. Ieri è andata in scena una delle giornate più impegnative. Ottanta pazienti presi in carico. Tutte le barelle occupate. Sala emergenza piena. Area covid idem, con 7 pazienti isolati nella sala apposita. Più due utenti con fratture femorali. I più gravi, ovviamente, assistiti a dovere, come sempre, dal personale medico e infermieristico del pronto soccorso. Ma torna ancora una volta a presentarsi il problema delle lunghe attese, sia in sala d’aspetto che nelle barelle. 

 

Il nodo

Il pericoloso effetto imbuto si crea per il sovraffolamento dei reparti. Il taglio dei posti letto mette in crisi la staffetta. Dunque le attese, anche di diversi giorni, dei pazienti in attesa di ricovero. Un problema acuito soprattutto dalla mancanza di una rete ospedaliera che vada in supporto al presidio di Torrette dove la prima linea del pronto soccorso è costretta a svolgere un servizio in costante emergenza, garantendo comunque i migliori standard di assistenza. Ma con il proliferare di codici di maggiore gravità, quindi con priorità di presa in carico, gli altri s sono trovati a dover sopportare attese di diverse ore. Per un codice verde ieri pomeriggio non meno di cinque ore.

L’infortunio

Un lunedì nero anche sul piano degli infortuni. Una donna di 75 anni ieri è stata trasportata in ospedale dopo essere scivolata nel momento di salire in auto. L’episodio è avvenuto attorno alle 13 in piazza Pertini. La donna, però, non è stata trasportata al pronto soccorso di Torrette, ma a quello di Osimo. Scelta obbligata dovuta proprio all’elevato numero di accessi a Torrette che, fatta eccezione per le urgenze, aveva deciso di chiudere gli altri accessi. A nulla, ancora una volta, sono valsi gli sforzi del personale medico e infermieristico per evitare il blocco del pronto soccorso. L’imbuto, molto spesso, avviene quando manca un filtro da parte della medicina di base. E allora il personale impiegato al triage si trova a fare i conti con pazienti che lamentano patologie che nulla hanno a che vedere con un dipartimento di emergenza. 

Gli accessi

Sebbene ieri pomeriggio i tempi di attesa per i codici verdi raggiungessero le 5 ore, nessun problema invece per i codici rossi che puntualmente hanno avuto immediato accesso in sala emergenza. In ogni caso il gran numero di ingressi hanno fatto collassare il sistema ricettivo, senza dimenticare che il pronto soccorso di Torrette riceve ut>enti non solo dal capoluogo di regione, ma anche dai comuni limitrofi. Come se non bastasse c’è anche chi si reca al pronto soccorso cercando di> sostenere qualche esame specialistico pur di evitare la trafila delle prenotazioni al Cup i cui tempi di attesa a volte creano forti disagi.

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Corriere Adriatico