Portonovo fa i conti con l'emergenza erosione: «Siamo costretti a tagliare i posti»

Portonovo fa i conti con l'emergenza erosione: «Siamo costretti a tagliare i posti»
ANCONA  - Il maltempo imperversa in questi primi giorni di maggio, allontana l’inizio della bella stagione rischia di inferire sulle spiagge che già portano i...

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ANCONA  - Il maltempo imperversa in questi primi giorni di maggio, allontana l’inizio della bella stagione rischia di inferire sulle spiagge che già portano i segni della mareggiate invernali. Al Passetto, in particolare, si lamenta il solito ritardo sulla sistemazione e sulla pulizia della spiaggia. Una costante, lamentano operatori e affezionati frequentatori della amata e suggestiva spiaggia cittadina, che paventano ancora una volta i ritardi nella sistemazione dei cumuli di ghiaia presenti, retaggio delle mareggiate invernali. 

 
Gli svantaggiati


Il timore è quello di considerare il Passetto come una sorella povera delle altre spiagge, sempre alla affannosa rincorsa di un minimo di decoro che possa permettere una tranquilla fruibilità della zona. Che va di pari passo con la completa apertura degli ascensori, specialmente la sera, in modo da farlo diventare anche un posto di passeggiate ed incontri. Per quanto riguarda Portonovo, che si gode anche quest’anno il riconoscimento della Bandiera Blu da parte della Fee, gli operatori e le spiagge libere sono oramai pronti ad accogliere i bagnanti, la riprova la si è avuta lo scorso fine settimana quando complice il bel tempo gli arenili, peraltro ridotti, si sono riempiti di gente in costume. Al netto del tempo che, almeno a sentire le previsioni non promettono niente di buono per questo fine settimana, la problematica principale, come accennato, è quella della limitatezza degli arenili stessi, in attesa di un ripascimento che quest’anno è stato annunciato in grande stile. 


«Siamo in attesa del sole – afferma Gianni Boriani dello stabilimento Franco – che ovviamente è l’elemento indispensabile. Noi siamo pronti a partire, abbiamo sistemato le spiagge con i nostri mezzi e tirato a lucido ombrelloni, sdraio e cabine. Ovviamente aspettiamo con impazienza il ripascimento promesso, anche se siamo consapevoli che non verrà effettuato prima della metà del mese prossimo, come avviene in tutte le stagioni. Una decisione che condividiamo perché l’esperienza insegna che sono sempre possibili delle forti mareggiate prima di luglio che potrebbero vanificare il lavoro appena effettuato». Stesso ragionamento espresso da Paolo Bonetti, che opera dall’altro lato della baia. «Speriamo che quest’anno il ripascimento interessi anche i nostri arenili, visto che nelle ultime stagioni non è successo – dice -. Dalla torre fino al mio stabilimento, soprattutto, l’erosione si fa sentire in maniera evidente ogni anno che passa. Ed è un peccato viste le tante richieste che, proprio per mancanza di spazi, sono costretto a tagliare».


La chiesetta


Portonovo, infine, è alle prese con un’altra problematica: quella della chiusura della chiesa di santa Maria per cui la Soprintendenza, proprietaria del gioiello architettonico, non riesce a trovare un gestore a cui affidare le visite. Ed è veramente un peccato stante le decine e decine di persone che arrivano nella baia proprio per ammirarla. Un danno d’immagine che chissà se e quando verrà risolto.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico