I negozi assediati dalle gang: «Abbiamo le nostre guardie». Tensione per i blitz dei ragazzini terribili. «Capita di essere 20 contro 1. Tutti d’accordo, vigiliamo a vicenda»

I negozi assediati dalle gang: «Abbiamo le nostre guardie». Tensione per i blitz dei ragazzini terribili. «Capita di essere 20 contro 1. Tutti d’accordo, vigiliamo a vicenda»
ANCONA - Cresce la paura in centro dopo l’episodio di mercoledì mattina, che ha visto un gruppetto di minorenni compiere una serie di furti all’interno dei...

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ANCONA - Cresce la paura in centro dopo l’episodio di mercoledì mattina, che ha visto un gruppetto di minorenni compiere una serie di furti all’interno dei grandi magazzini Zara, per poi darsi a una rocambolesca fuga lungo corso Garibaldi terminata, per uno di loro, tra le braccia degli agenti di polizia. I commercianti sono esasperati dai continui raid delle baby gang, le quali soprattutto d’estate, approfittando della chiusura delle scuole, invadono la spina dei corsi tra schiamazzi, insulti, furti e vandalismi. 

 

 
La richiesta
Chiedono maggiori controlli, ma anche più attività dedicate ai giovani capaci di tenerli impegnati e indirizzarli verso un sano divertimento. «Ormai viviamo una condizione di allerta costante – riferisce Cristian Refi di Scout -, tanto che siamo stati costretti a mettere delle guardie all’interno del negozio e anche noi dobbiamo sempre avere mille occhi». Perché gli adolescenti di adesso sembrano non avere alcun rispetto per le regole. «Se gli capita l’occasione – continua Refi -, provano a portarsi via la maglietta o il cappellino senza essere visti. Ma noi li individuiamo quasi sempre e a quel punto diventano aggressivi e perfino violenti. Siccome l’azienda non vuole che i propri dipendenti si prendano a pugni col primo che viene, quando ciò succede facciamo loro notare che ci sono le telecamere e che è tutto registrato». Poi viene chiamata la polizia, che in genere arriva in pochi minuti. Ormai da diversi mesi è stato infatti istituito il poliziotto di quartiere, di cui tutti i commercianti del centro hanno il numero.


L’escalation 


«Dopo le risse del post lockdown i controlli sono aumentati molto – ammette Aurora Cola di Golden Point -. Però spesso le pattuglie stanno ferme in piazza Roma. Se invece facessero di più su e giù lungo il corso, dando un’occhiata ai negozi, sarebbe un deterrente maggiore». Anche perché il furto o l’aggressione può compiersi nel giro di un attimo. «Finora, per fortuna, qui non è successo niente – fa sapere Cola -, ma trovarsi quei ragazzi qua davanti che urlano, spostano le cose e vandalizzano la zona, non ci rassicura affatto. Siamo sempre in tensione. Tanto che con i negozi vicini ci siamo messi d’accordo per vigilare l’uno sull’altro». Anche da Benetton, per adesso, non si sono verificati furti. «Però nel momento in cui vediamo entrare questi gruppetti di adolescenti che fanno chiasso e assumono un atteggiamento irrispettoso stiamo sempre all’erta – rivela Gioia Giacconi -. Perché anche se non rubano possono comunque creare qualche danno». E quando sono in molti l’ansia sale. «Ti può capitare di essere una contro venti. E allora che fai? Per questo è importante la presenza delle forze dell’ordine. Che ci sono, ma se passassero più spesso, soprattutto quando inizia a fare buio, sarebbe meglio. Come non farebbe male qualche altra telecamera». Ma per i commercianti il fenomeno non si contrasta unicamente con la repressione. Ci vuole anche qualcosa di propositivo. «A volte gli adolescenti si comportano male per noia – dicono Refi e Giacconi -. Dando loro attività ricreative e luoghi di aggregazione forse le cose migliorerebbero». Per Cola è inoltre importante il ruolo dei Servizi sociali: «Nei casi di una famiglia assente un buon psicologo può fare la differenza».

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Corriere Adriatico