ANCONA L’ipotesi, a onor del vero più volte negata dal centrodestra, è che per tirare fuori dal cilindro il nome del candidato-sindaco, in vista delle amministrative di primavera, si attendano i risultati delle primarie di coalizione del centrosinistra. Ovvero, l’esito del confronto-scontro tra Ida Simonella e Carlo Maria Pesaresi. In questa sorta di limbo politico prende sempre più quota il nome sul quale già nei mesi scorsi il tam tam aveva poi acceso i riflettori: Daniele Silvetti. Avvocato, ex consigliere comunale e regionale e in passato vicecoordinatore regionale di Forza Italia, le sue quotazioni seguono l’andamento di una curva sempre più in crescita. L’attività come presidente del Parco del Conero lo pone al top nella rosa dei candidati.

Cambio di prospettiva: in casa Fdi il nome più accreditato è invece quello di Marco Ausili, insegnante di lettere, il più votato del centrodestra alle Comunali 2018 e il secondo esponente nel partito di Giorgia Meloni alle Regionali 2020 con 2.216 voti dietro a Carlo Ciccioli.

Al di fuori dell’area politica, nel centrodestra c’è chi vorrebbe affidare il compito di primo cittadino a un esponente delle categorie economiche. Un disegno che privilegia Andrea Morandi, ceo di Morandi Group. Una visione che ha preso vigore dopo l’incontro “Infrastrutture per Ancona, l’impegno della Regione per un futuro da capoluogo” organizzato a inizio luglio da Fratelli d’Italia a Torrette.

Il progetto del centrodestra potrebbe aggregare anche l’esperienza civica avviata nelle ultime due legislature da “60100” con Stefano Tombolini. Nell’agone politico si attendono poi le mosse del Movimento 5 Stelle, mentre è già stata ufficializzata la candidatura di Francesco Rubini per Altra idea di città.