ANCONA - Anche se l’inizio dell’autunno si è fatto sentire, la classica manifestazione “Due Giorni del Conero” per auto d’epoca, organizzata...
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Il programma di visite ed i percorsi scelti dalla capace squadra del club CAEM/Scarfiotti, diretta da Giovannino Ghizzone e Lorenzo Pesaresi, ha nuovamente colpito nel segno. La ciliegina sulla torta è stata, strano a dirsi, il meteo bizzarro che ha dispensato prima del via e dopo la conclusione dell’evento, risparmiando il programma e disegnando colori affascinanti nelle ore del crepuscolo. Sabato la carovana, dopo una passerella sulla Riviera del Conero, ha messo nel mirino la città di Castelfidardo, conosciuta nel mondo per gli strumenti musicali, come patria della fisarmonica, e per la significativa battaglia del 1860 che ha segnato una fase importante per l’Unità d’Italia.
L’appuntamento al Monumento Nazionale, che celebra il generale Cialdini ed il Risorgimento, ha visto lo storico Beniamino Bugiolacchi, il sindaco Roberto Ascani, il vicesindaco Andrea Marconi e gli assessori Sergio Foria e Ruben Cittadini fare gli onori di casa ai radunisti, arricchendo l’incontro di notizie storiche ed aneddoti. A completare il tutto una parentesi musicale con il suono di un organetto storico. In serata presso il Seebay Hotel, il vicepresidente CAEM Carlo Lazzarini ha conferito ad Alberto Fontanella ex-consigliere e segretario del club il “10° Memorial Gianmario Lazzarini” per l’amicizia e la collaborazione con il padre, co-fondatore nel 1976 del sodalizio marchigiano.
La mattina della seconda giornata, coincidente con la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca istituita dall’ASI e festeggiata in tutta Italia, da Portonovo gli equipaggi hanno raggiunto la vicina Offagna, cittadina d’impianto medioevale, per una piacevole visita alla Villa Malacari, che ospita le omonime Cantine.
Qui il padrone di casa Alessandro Starrabba Malacari ha accompagnato in visita i radunisti, in un’immersione di storia (la cantina ha piantato le radici a metà del ‘600) e di amore per la produzione di un apprezzato vino, per la quasi totalità destinato all’esportazione. Lo splendido giardino ha poi favorito un apprezzato spuntino e l’immancabile assaggio di vino. La degna conclusione si è avuta nuovamente a Portonovo, con vista sulla celebre spiaggia ed il pranzo “da Giacchetti” con i calorosi saluti ai partecipanti, che hanno ancora una volta mostrato di apprezzare molto la manifestazione, da parte del confermato presidente Roberto Carlorosi e da tutto lo staff. Interessanti come sempre le vetture al via, con sei esemplari anteguerra che hanno naturalmente destato particolare attenzione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico