Il questore Capocasa telefona alla signora rapinata: «È stato terribile, adesso prendetelo»

Il questore Capocasa telefona alla signora rapinata: «È stato terribile, adesso prendetelo»
ANCONA - «È stato terribile, ora spero solo che trovino quel bandito e lo assicurino alla giustizia». Riprendersi dal dolore e dallo choc non sarà...

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ANCONA - «È stato terribile, ora spero solo che trovino quel bandito e lo assicurino alla giustizia». Riprendersi dal dolore e dallo choc non sarà semplice per la 74enne anconetana rapinata giovedì sera in via Simeoni, sotto casa del figlio che l’aspettava per cena. È stata dimessa dall’ospedale con una prognosi iniziale di 10 giorni per il trauma cranico subito nella caduta, dopo essere stata spinta e presa a calci dal malvivente che le ha strappato la borsa con dentro il cellulare e 600 euro. 

 


Zero immagini


La commerciante ha ricevuto una telefonata dal questore Cesare Capocasa che, oltre ad esprimere la propria solidarietà, le ha garantito che la polizia farà il possibile per risalire all’autore del blitz. Il problema è che dalle telecamere, per il momento, non è arrivato alcun assist. Il malvivente, che aveva il volto parzialmente nascosto dal cappuccio di una felpa scura e indossava un paio di jeans e delle sneakers bianche e nere, è scappato a piedi verso piazza Pertini: ma qui la spycam che si trova tra la statua dei Rinoceronti e via Palestro non ha registrato nulla perché sarebbe malfunzionante.

Gli occhi elettronici puntati su piazza Cavour e sui portici, invece, non hanno fornito elementi utili alle indagini: forse da lì il rapinatore non è passato. Un testimone c’è: è stato ascoltato dagli investigatori, ma non ha saputo dare indicazioni interessanti perché ha visto soltanto di spalle il bandito mentre fuggiva a piedi. Si sa solo che è giovane e dalla corporatura esile: indossava dei guanti, ma avrebbe la carnagione olivastra, quanto basta per sospettare che non sia italiano.

Tuttavia, è solo un’ipotesi perché non vi sono immagini e, come ha spiegato la vittima alla polizia, non ha aperto bocca quando l’ha assalita alle spalle. Erano circa le 19,30. Non le ha dato nemmeno il tempo di rendersi conto del pericolo. Con una spinta l’ha scaraventata violentemente a terra, mentre la 74enne attendeva che il figlio le aprisse il portone. «Sono rimasta aggrappata alla borsa, d’istinto, nonostante sentissi il sangue scorrere sul viso per aver battuto la testa», ha riferito alla polizia. Il rapinatore, tuttavia, non si è arreso: l’ha colpita con dei calci al braccio e un pestone alla mano, finché la commerciante non ha mollato la presa. Quindi si è dato alla fuga verso piazza Pertini, portandosi via la borsa con il cellulare, 600 euro e i documenti della vittima, poi soccorsa dal 118 e dalla polizia che continuerà a scandagliare le telecamere del centro per smascherare il delinquente. 

 

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Corriere Adriatico