Stop al fumo, niente più sigarette nelle aree giochi dei parchi e alle fermate degli autobus: approvata la mozione

Nelle aree giochi dei parchi pubblici sarà vietato fumare
ANCONA - Divieto di fumo alle fermate degli autobus e nelle aree giochi per i bambini nei parchi e nei giardini pubblici. La mozione del consigliere Gianluca Quacquarini (Articolo...

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ANCONA - Divieto di fumo alle fermate degli autobus e nelle aree giochi per i bambini nei parchi e nei giardini pubblici. La mozione del consigliere Gianluca Quacquarini (Articolo 1) è stata approvata ieri dalla maggioranza del consiglio comunale, a distanza di due anni da quando la proposta è stata depositata. Se l’iter dovesse andare a buon fine e tradursi in un atto normativo, Ancona si accoderebbe ad altri capoluoghi di regione e di provincia che hanno già adottato un simile provvedimento, come Milano, Firenze e Modena.

 

La mozione affonda le radici in numeri allarmanti: 20 sigarette al giorno riducono di circa 4 anni e 6 mesi la vita media di un giovane che inizia a fumare a 25 anni. Ovvero, per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Si stima inoltre che di 1000 maschi adulti che fumano, uno morirà di morte violenta, 6 per incidente stradale e 250 saranno uccisi da patologie legate al tabacco. Nel testo della mozione si sottolinea inoltre che «l’esposizione al fumo passivo è un problema mondiale ed è considerato un fattore di rischio per la salute, in particolare per le donne in gravidanza e per i bambini» e che «anche in luoghi semi-aperti o in aree all’aperto è possibile essere esposti a livelli non trascurabili di fumo passivo».

La mozione, approvata insieme a due emendamenti proposti dalla consigliera Susanna Dini, impegna la giunta e il sindaco a disporre «il divieto di fumare nelle aree ludiche dedicate al gioco dei bambini all’interno di tutti i parchi e giardini pubblici della città nonché nelle fermate dei bus mediante l’adozione del divieto all’interno del Regolamento di polizia urbana» e a «dare la più ampia comunicazione con tutti i canali a disposizione dell’amministrazione comunale».

 

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Corriere Adriatico