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ANCONA Uno è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione, l’altro a un anno e mezzo. È finito così il processo incardinato dalla procura nei confronti di due fratelli bengalesi, entrambi titolari di un negozio che ripara prodotti elettronici. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal collegio penale e ha ridimensionato il quadro accusatorio che aveva portato in arresto entrambi gli imputati nel maggio del 2022 per mano dei carabinieri della stazione di Ancona Principale.
I reati
La pena maggiore è toccata al 21enne per i reati di diffusione illecita di file sessualmente espliciti, violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico.
Caduta anche l’accusa di lesioni e violenza privata, reati dove la persona offesa risultava sempre essere la giovane bengalese. Lei e il fidanzato dell’epoca erano parte civile con gli avvocato Michele Zuccaro e Stefano Brugiapaglia. Al 21enne, invece, è stata riconosciuta la violenza sessuale nei confronti di una 17enne filippina (non ha partecipato al processo) con cui aveva avuto una relazione. «Continua a far sesso con me o divulgo il nostro video osé». Per la procura, anche in questo caso, il file era stato diffuso contro la volontà della vittima. I due imputati hanno sempre rigettato ogni contestazione.
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