Sos al Piano, due risse in cinque giorni: «Ben venga l'ordinanza anti alcol, via gli sbandati»

Sos al Piano, due risse in cinque giorni: «Ben venga l'ordinanza anti alcol, via gli sbandati»
ANCONA - Prima la rissa, poi il fuggi fuggi e il sangue di un uomo, ferito alla testa dalla sprangata di un aggressore in fuga: quello di lunedì ai giardinetti di piazza...

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ANCONA - Prima la rissa, poi il fuggi fuggi e il sangue di un uomo, ferito alla testa dalla sprangata di un aggressore in fuga: quello di lunedì ai giardinetti di piazza Ugo Bassi è solo l’ultimo episodio di violenza avvenuto al Piano. Molti qui raccontano di aver visto il tunisino dolorante mentre si teneva la testa.

 

I suoi amici sono anche entrati nel bar davanti alla piazzetta per chiedere dei fazzolettini per tamponare il sangue prima dell’arrivo dell’ambulanza. 

Lo choc

Una scena scioccante avvenuta sotto gli occhi dei clienti e di famiglie e bambine. Cinque giorni prima, in corso Carlo Alberto era stato aggredito un 30enne romeno da un gruppo di ubriaconi che gli hanno spaccato la testa contro una panchina. Non c’è pace per i residenti e i commercianti del Piano. Nella piazzetta della Coop si trovano i cocci delle bottiglie abbandonate dalla sera prima nelle aiuole, mentre i cartoni del vino sono sparsi a terra. In corso Carlo Alberto si assiepano gruppi di alcolizzati che passano le loro giornate a bere. Lo conferma anche chi in questo rione ci lavora da decenni. Nazzario Pacioni fa il calzolaio e ha una piccola bottega che affaccia proprio sui giardinetti di piazza Ugo Bassi. «Ho visto una gran confusione. Non si capiva più nulla. Qui davanti era da tanto che non succedevano cose così». Mentre, nelle panchine lungo il corso, conferma che «ci sono i gruppi di sbandati. Sono terribili. Devi stare attento quando passi e non puoi guardarli in faccia sennò c’è il rischio che ti insultino o peggio. È difficile mandare via persone che stanno qui da tempo, i controlli non so se bastano. Se si riuscisse a ripulire questa zona sarebbe davvero un sogno». 

Il declino

Basta affacciarsi in piazzetta per vedere i gruppetti di stranieri che «giocano tutto il giorno a domino» e alcuni residenti si chiedono «cosa facciano per vivere queste persone». Aldo Galassi titolare del negozio di giocattoli Zibaldone spiega: «Una volta al Piano si lavorava benissimo, c’erano tanti eventi come il Carnevale con i carri e le persone venivano qui perché c’era il mercato di piazza D’Armi. Era un rione vivo». Adesso è cambiato tutto. «Tanti hanno paura e non vengono al Piano». Intanto da domani entrerà in vigore il divieto di bere per strada in tutto il quartiere. «Ben venga se serve per mantenere l’ordine – dichiara Arianna Mariani della merceria Filo di Arianna in piazza Ugo Bassi – in dodici anni non mi è mai successo nulla per fortuna. Ma non si può mai sapere». La collaboratrice della titolare ha notato che «dove hanno messo le macchinette automatiche in corso Carlo Alberto ci sono gruppetti di persone che bivaccano e sporcano». Arianna prosegue: «Il problema ad ogni modo non è solo il Piano. Ho un punto vendita in corso Mazzini e lì ci sono i ragazzini che sghignazzano e bestemmiano. Ogni quartiere ha le sue, a maggior ragione l’ordinanza potrebbe essere utile».

 

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Corriere Adriatico