Degrado e spacciatori, via Montebello è spettrale: «Al tramonto tutti a casa»

Degrado e spacciatori, via Montebello è spettrale: «Al tramonto tutti a casa
ANCONA - Degrado, bivacchi e baby gang: problemi che affliggono i grandi centri e anche ad Ancona ormai bisogna farci i conti, non solo in periferia ma anche nelle zone a ridosso...

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ANCONA - Degrado, bivacchi e baby gang: problemi che affliggono i grandi centri e anche ad Ancona ormai bisogna farci i conti, non solo in periferia ma anche nelle zone a ridosso del centro. Come in via Montebello dove, da quando il cinema Movieland Goldoni ha chiuso i battenti, vige una sorta di lockdown non imposto. Dopo una certa ora le persone spariscono, la via si svuota, le attività chiudono e la strada viene presa di mira da sbandati e ragazzini terribili che fumano, bevono e sporcano.

 

Passeggiando per la strada si incontrano negozi chiusi o sfitti, il guano dei piccioni cosparge i marciapiedi sbeccati e scarabocchi colorati imbrattano i muri. Il decoro qui è un ricordo. 

Il malumore

«È un dispiacere – dice Simonetta Gasparrini, titolare del salone di bellezza Ivory – vedere la via che si spopola». Da quando il cinema non accoglie più gli spettatori questa strada è sempre più dimenticata. «A questo punto – lamenta la parrucchiera - se non si interviene con una riqualificazione sarà solo una questione di tempo e il degrado non farà che peggiorare». I residenti si lamentano dei murales, soprattutto in via Curtatone, della sporcizia e di un’incuria generalizzata. Salendo verso la vecchia sede del Cepu si vedono le scritte con la bomboletta spray che coprono quasi completamente l’ampio androne. In fondo due ragazzini fumano una canna alle 11 del mattino. C’è una calma apparente che mette a disagio. Un silenzio sinistro. Eppure basta fare pochi metri e si arriva in corso Garibaldi dove ci sono le catene di negozi, i bar, gli uffici, la vita. 


Proseguendo in via Curtatone e salendo le scalette bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi. Negli spazi verdi invece dei fiori ci sono bottiglie, lattine e oggetti non ben identificati. Qui si trova l’ex scuola Ipsia, acquistata dall’Inail per 350mila euro e con un piano di investimento di 10 milioni di euro per la sede regionale. Si vedono bene i segni lasciati dai vandali. Anche l’enorme edificio Stracca, da quasi cinquemila metri quadrati, attende di essere ripristinato. Troveranno spazio 56 appartamenti di ultima generazione, con attico e piscina condominiale sul tetto. Dieci milioni l’investimento previsto per la realizzazione del piano di recupero. Per anni questo palazzo fantasma ha rappresentato il simbolo del degrado tanto che, anni fa, si consumò anche una violenza sessuale. Scendendo verso piazza Pertini la situazione non è più rosea. Le scritte diminuiscono ma gli esercenti denunciano problemi di sicurezza. «Qui la sera non gira un’anima – dice Daniela De Rentiis del negozio Accessorize che fa angolo tra via Sa Martino e via Simeoni – e quando chiudo il negozio mi guardo bene intorno». Il problema «è soprattutto d’estate dove gli spacciatori stanno in piazza a fare i comodi loro. La polizia arriva ma il giorno dopo sono ancora lì. Non è possibile». Nel negozio sono in due: «Ci alterniamo io e mia sorella. Ma anche il fatto che non ci siano parcheggi vicini non ci fa stare tranquille la sera». 

 

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Corriere Adriatico