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ANCONA - Degrado, bivacchi e baby gang: problemi che affliggono i grandi centri e anche ad Ancona ormai bisogna farci i conti, non solo in periferia ma anche nelle zone a ridosso del centro. Come in via Montebello dove, da quando il cinema Movieland Goldoni ha chiuso i battenti, vige una sorta di lockdown non imposto. Dopo una certa ora le persone spariscono, la via si svuota, le attività chiudono e la strada viene presa di mira da sbandati e ragazzini terribili che fumano, bevono e sporcano.
Passeggiando per la strada si incontrano negozi chiusi o sfitti, il guano dei piccioni cosparge i marciapiedi sbeccati e scarabocchi colorati imbrattano i muri. Il decoro qui è un ricordo.
Il malumore
«È un dispiacere – dice Simonetta Gasparrini, titolare del salone di bellezza Ivory – vedere la via che si spopola». Da quando il cinema non accoglie più gli spettatori questa strada è sempre più dimenticata. «A questo punto – lamenta la parrucchiera - se non si interviene con una riqualificazione sarà solo una questione di tempo e il degrado non farà che peggiorare». I residenti si lamentano dei murales, soprattutto in via Curtatone, della sporcizia e di un’incuria generalizzata. Salendo verso la vecchia sede del Cepu si vedono le scritte con la bomboletta spray che coprono quasi completamente l’ampio androne. In fondo due ragazzini fumano una canna alle 11 del mattino. C’è una calma apparente che mette a disagio. Un silenzio sinistro. Eppure basta fare pochi metri e si arriva in corso Garibaldi dove ci sono le catene di negozi, i bar, gli uffici, la vita.
Proseguendo in via Curtatone e salendo le scalette bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi.
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Corriere Adriatico