Strade trappola, sosta caos e vandali: raccolte 400 firme nel rione Adriatico in rivolta

Strade trappola, sosta caos e vandali: raccolte 400 firme nel rione Adriatico in rivolta
ANCONA - Strade piene di buche, marciapiedi impraticabili, alberi che rischiano di cadere giù da un momento all’altro, parcheggi inesistenti, intere zone verdi...

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ANCONA - Strade piene di buche, marciapiedi impraticabili, alberi che rischiano di cadere giù da un momento all’altro, parcheggi inesistenti, intere zone verdi abbandonate al loro destino. E, come ricamo, ci si mettono i vandali a lasciare scritte sui muri dei palazzi.

Una galleria degli orrori quella che si apre sul quartiere Adriatico, al punto tale che oltre 400 residenti hanno lasciato il loro nome e cognome su un apposito modulo che ad inizio settimana verrà consegnato all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Ancona

 

La parabola

Quello che una volta era considerato uno dei quartieri più curati e rinomati di Ancona è divenuto simbolo del degrado e dell’abbandono. Tra i firmatari della petizione Franca Foglia, residente in via Podgora: «I parcheggi sono introvabili ma noi paghiamo il permesso sosta per poi prendere le multe. In via Podgora da anni ci sono i parcheggi per i disabili ma molte di queste persone sono venute a mancare: forse sarebbe il caso di rivedere - caso mai ci fosse - l’ elenco delle concessioni». Aggiunge Foglia: «Sui quei parcheggi le multe fioccano, basti fermarsi un attimo che arriva la sanzione. La strada dalle parti di via Podgora è un campionario di buche ed avvallamenti, invito chi di dovere a farsi un giro lungo la scalinata che scende in direzione di via Trieste. Dopo una certa ora è terra di nessuno, un’area verde che è divenuta una latrina a cielo aperto».
Che il parcheggio sia un problema lo sottolinea anche Giacomo Flaùto : «Bene il recupero del Dorico e tutte le iniziative in essere, ma noi che abitiamo al Viale non abbiamo parcheggi. Poi sono state posizionate delle barriere in terra che di fatto hanno ridotto gli spazi disponibili. Le vie adiacenti al viale della Vittoria sono piene di buche, per non parlare poi dei marciapiedi a tratti inutilizzabili». 


Degli oltre 400 firmatari di questa mega segnalazione destinata ad arrivare in Comune non mancano persone che si sono ritrovate in ospedale a causa di cadute dovute a strade e marciapiedi ridotti in pessime condizioni. A confermare che il quartiere ha una serie di problemi legati alle manutenzioni è Maria Grazia De Angelis: «Alcuni interventi sono onerosi e richiedono tempo e soldi, ma la stragrande maggioranza delle segnalazioni fatte in Comune potrebbero essere risolte con la manutenzione che non viene fatta. E le nostre richieste vengono ignorate». Continua De Angelis: «All’inizio di via Cadore, di fronte alla scuola Pascoli e al complesso che ospita - la De Amicis - ci sono due alberi giganteschi che hanno letteralmente sollevato il marciapiede nell’indifferenza più totale. Uno addirittura è legato con una corda. In via Santa Margherita da oltre 8 anni si attende la messa in sicurezza di un muro ma il vero problema è che questa amministrazione ha sposato la linea del tappa buchi sempre più lontana dai bisogni della gente». Ancora: «Mancano le manutenzioni, ma anche la buona volontà di risolvere le problematiche, basta vedere come è tenuta la pineta del Passetto, in particolare i bagni». Difficoltà anche in via Toti, come puntualizza Mario Cionna: «Paghiamo il parcheggio per avere il nulla. Con gli ambulatori dell’Asur trovare posto è impossibile, a volte preferisco muovermi a piedi che spostare la macchina. C’è gente che accompagna familiari in visita e resta delle ore seduto in auto pur di non pagare il pagare il parcheggio». Alcune vie da decenni non vengono asfaltate, in via Rismondo invece ha trionfato il partito della toppa con i tanti interventi fatti che non hanno portato ad alcun risultato.

 

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Corriere Adriatico