Crolli a Portonovo, oltre al muraglione del Fortino Napoleonico è in pericolo il tratto fino al torrione

Crolli a Portonovo, oltre al muraglione del Fortino Napoleonico è in pericolo il tratto fino al torrione
ANCONA - I danni sono maggiori del previsto. Superiori a quelli di una prima stima considerando che ci sono ancora tratti pericolanti che potrebbero precipitare alla prossima...

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ANCONA - I danni sono maggiori del previsto. Superiori a quelli di una prima stima considerando che ci sono ancora tratti pericolanti che potrebbero precipitare alla prossima mareggiata. Stiamo parlando del muraglione che circonda, e protegge, il Fortino Napoleonico di Portonovo che una settimana fa è crollato sulla spiaggia nella zona subito dopo il molo.

 

Ma, ad una indagine più accurata, si evidenzia che fino al torrione ci sono pericoli di crolli, visto che le fondamenta sono ormai state tutte scavate e divorate dalla forza del mare e che il manufatto non poggia su basi solide ed è a rischio di crollo. Alla prossima mareggiata potrebbero aumentare i crolli. 


La situazione
Senza dimenticare la situazione sotto le terrazze, oltre il Fortino, dove già la scarpata era protetta da reti di contenimento e dove negli anni si sono verificati cedimenti importanti. Di questo passo tutta la zona delle terrazze, che d’estate è frequentata di gente, potrebbe scendere a terra diventando molto pericolosa, (già in alcuni tratti c’è il divieto di passaggio). Insomma il mare, a Portonovo, questa volta ha colpito particolarmente duro. «Stiamo studiando la situazione con i tecnici ed i legali per vedere cosa fare e quali azioni intraprendere - afferma il gestore del Fortino, Eros Renzetti -Stiamo procedendo autonomamente a transennare le zone a rischio ed aspettiamo a breve un confronto con Comune e Regione per studiare il da farsi. L’ultima mareggiata ha fatto abbassare la spiaggia di almeno 70 centimetri e siamo solo all’inizio dell’inverno. La stessa piattaforma dii cemento è sotto scacco - conclude - e le fondamenta fortemente aggredite dal mare se non già divorate. Speriamo che le istituzioni ci aiutino». Conosce bene la situazione Aldo Roscioni visto che il terrapieno crollato l’aveva fatto realizzare proprio lui nel 2000, proprio per evitare i crolli che c’erano stati in precedenza.


Le scogliere


«A suo tempo con le Opere Marittime ed il Comune si era pensato a delle piccole scogliere a mare. Ne vennero autorizzate 5 ma solo una realizzata a nostre spese. Inoltre era stato autorizzato un pennello di scogliera che proteggeva la spiaggia in maniera efficace tanto che la discesa dal nostro giardino all’arenile era praticamente sullo stesso livello. Poi, dopo un esposto, il pennello è stato tolto ed il mare ha potuto riprendere la sua azione devastatrice. Fino ad arrivare alo scempio ed al crollo di oggi». «La difesa della costa è una priorità importante per Portonovo - rimarca Marcello Nicolini, presidente del Consorzio la Baia - E’ da anni che sollecitiamo le istituzioni affinchè venga presa una soluzione duratura e non un tampone come succede ogni anno. Siamo molto preoccupati perché quello che è successo al Fortino potrebbe accadere in qualunque altra parte della baia». «Faremo a breve un sopralluogo con i nostri tecnici- afferma infine l’assessore Stefano Foresi - per renderci conto della gravità della situazione e prendere provvedimenti di concerto con la proprietà e la Regione. Di certo la situazione va studiata attentamente». 

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Corriere Adriatico