Crolla un muro al Nautico, uno smottamento sfiora l'istituto

Crolla un muro al Nautico, uno smottamento sfiora l'istituto
ANCONA Le transenne hanno cristallizzato la scena com’era il 29 marzo scorso. Alle spalle del nautico di lungomare Vanvitelli, infatti, ci sono ancora i resti del muretto in pietra crollato...

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ANCONA Le transenne hanno cristallizzato la scena com’era il 29 marzo scorso. Alle spalle del nautico di lungomare Vanvitelli, infatti, ci sono ancora i resti del muretto in pietra crollato ormai due settimane fa, provocando un successivo smottamento.

 

I lavori

Ora, però, è arrivata l’ordinanza del Comune che intima alla Provincia di Ancona (responsabile del plesso) di rimettere in sicurezza le pertinenze dell’istituto. E di farlo, come prevede la normativa, entro un massimo di 90 giorni. Cancellando così definitivamente l’istantanea di quell’incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggio di quelle che si sono poi effettivamente verificate. Come certifica la relazione dei vigili del fuoco, intervenuti il 29 marzo scorso assieme ai tecnici della polizia locale, a cedere è stato «un muro in pietrame lungo quattro metri e alto circa uno». L’opera era stata realizzata nella scarpata tra il nautico e la scarpata di via Giovanni XXIII, la strada che si inerpica fino al duomo di San Ciriaco. Il cedimento ha provocato la conseguente caduta del terreno che veniva tenuto in posizione dal muro.

Tutto materiale che per una questione di qualche metro non è finito con tro l’edificio scolastico. Scrivono i pompieri: «Si è provveduto all’ispezione dei locali della scuola, constatando che il fenomeno non ha interessato i relativi ambiti». Insomma, niente danni. Non all’interno, almeno. Il giardino sul retro, invece, è stato interdetto mediante il posizionamento di transenne, così da impedire l’accesso a studenti e personale docente. «Sussistono la necessità e l’urgenza di provvedere onde evitare possibili conseguenze in danno dell’integrità fisica della popolazione» scrive il Comune di Ancona nell’ordinanza con cui dispone l’esecuzione del ripristino a cura della Provincia.

Ma i problemi del nautico non finiscono qui. Passeggiando intorno alla struttura, infatti, si può notare come la facciata sia rovinata in più punti. In alcuni casi, l’intonaco saltato lascia intravedere i ferri del cemento armato. Altrove, poi, dalla struttura scende un tubo. Per non parlare delle condizioni in cui versano i motori esterni degli impianti di climatizzazione. Per non parlare del verde, visto che un’aiuola esterna è talmente rigogliosa da aver ormai inglobato anche il marciapiede. Una scena alla Jumanji, tanto per rendere l’idea.

 

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Corriere Adriatico