Nel covo fantasma trovate 39 buste di cocaina: scatta l'arresto bis per lo spacciatore tunisino

Nel covo fantasma trovate 39 buste di cocaina: scatta l'arresto bis per lo spacciatore tunisino
ANCONA  - L’avevano già arrestato a settembre, per detenzione di cocaina, ma dopo un periodo in cella era stato scarcerato, sottoposto solo a divieto di dimora...

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ANCONA  - L’avevano già arrestato a settembre, per detenzione di cocaina, ma dopo un periodo in cella era stato scarcerato, sottoposto solo a divieto di dimora nella provincia di Ancona. Invece quel tunisino senza fissa dimora, che i detective Antidroga della Mobile conoscevano bene, continuava a bazzicare dalle parti della stazione, per riannodare il filo dei suoi traffici, come hanno scoperto i poliziotti, arrestandolo di nuovo dopo aver trovato un etto e mezzo di cocaina nel nuovo covo fantasma, l’appartamento di un anziano che aveva accettato di ospitarlo in casa.

 

Per un po’ i poliziotti lo avevano seguito senza farsi notare, proprio per capire dove alloggiasse, poi l’altro pomeriggio hanno deciso di fermarlo per un controllo mentre entrava nel portone di un palazzo poco distante dalla stazione. 


L’immigrato nordafricano ha tentato di scappare a piedi, ma è stato inseguito dagli agenti e bloccato in strada . Nelle tasche aveva 85 euro, senz’altro troppi per una persona disoccupata e senza altre fonti di sostentamento. Ad Ancona negli ultimi tempi aveva trovato ospitalità in casa di un pensionato. Gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento e c’è voluta un’accurata ricerca per trovare due buste, una nascosta sotto il materasso della camera da letto dove dormiva il magrebino e l’altra nel basamento di un ventilatore nella stessa stanza. All’interno delle buste c’erano 39 involucri termosaldati contenenti cocaina, in tutto quasi un etto e mezzo.


Oltre alla droga i poliziotti hanno sequestrato anche materiale che può essere usato per confezionare dosi di cocaina da smerciare, ritenuto un chiaro indizio dell’attività di spaccio ripresa dal tunisino nonostante il primo arresto di settembre. Visti i gravi indizi, su disposizione del pm di turo in Procura, il tunisino è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini d spaccio e condotto in carcere a Montacuto.


«Il contrasto alle attività di spaccio costituisce una delle principali competenze della Polizia di Stato - spiegava ieri la Questura dando notizia dell’arresto -. A tal fine sono disposti settimanalmente dal questore servizi specifici nelle zone più a rischio, sia con personale in divisa, con finalità preventiva, sia con operatori in borghese, con scopo repressivo».


Dall’inizio dell’anno scolastico inoltre, proprio per evitare la diffusione di fenomeni di abuso di sostanze tra gli studenti, i cinofili della Polizia di Stato sono presenti nelle scuole di Ancona e provincia e nelle principali piazze cittadine. Per sensibilizzare gli studenti sui rischi del consumo di sostanze stupefacenti e alcoliche, la Polizia sarà nelle scuole con incontri organizzati nell’ambito della Campagna “PretenDiamo Legalità” Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico