Covid, la variante Eris provoca 27 ricoveri a Torrette: uno in terapia intensiva. I più colpiti gli over 60

Covid, la variante Eris provoca 27 ricoveri a Torrette: uno in terapia intensiva. I più colpiti gli over 60
ANCONA -  La situazione è sotto controllo, ma il Covid dall’inizio del mese di settembre ha ricominciato a circolare. La variante più diffusa, secondo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA -  La situazione è sotto controllo, ma il Covid dall’inizio del mese di settembre ha ricominciato a circolare. La variante più diffusa, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è la variante Eris detta anche variante EG5. Definita piuttosto contagiosa, ma allo stesso tempo classificata a basso rischio per la salute pubblica.

 

I soggetti più colpiti sono over 60, tanto che all’Inrca di Ancona la scorsa settimana si sono avuti 20 ricoveri. Mentre all’ospedale di Torrette sono 7, di cui uno in terapia intensiva: il pronto soccorso, grazie a un protocollo collaudato, non si è fatto trovare impreparato, ricorrendo a un’organizzazione delle sale “a fisarmonica”. Nella settimana compresa tra il 6 e il 12 settembre sono stati rilevati 223 tamponi positivi. Dati che non devono creare nessun tipo di allarmismo anche per il fatto che all’ospedale di Torrette sono pronti a gestire qualsiasi situazione legata al Covid, vista anche l’esperienza maturata negli anni passati in piena pandemia.

I ricoverati al momento sembrano avere un quadro clinico piuttosto confortante al punto tale che alcuni di questi stanno per essere dimessi. Ad ogni modo la variante colpisce prevalentemente persone anziane, particolare che non è sfuggito alle Rsa e alle case di riposo che pur lasciando aperte le strutture per le visite da parte di parenti ed amici hanno alzato l’asticella in fatto di prevenzione. Strutture che da una settimana a questa parte rendono obbligatorio per l’accesso all’interno dei locali la mascherina Ffp2, proprio per garantire una maggiore tutela nei confronti di questi anziani così come si chiede agli stessi familiari di diradare le visite evitando peraltro di far uscire i parenti per pranzi o cene fuori dalla struttura. Case di riposo e Rsa fino a questo punto sono riuscite a gestire all’interno i casi di Covid isolando i pazienti in stanze singole. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico