Psicosi Covid, assalto alle farmacie per i tamponi: «Basta un starnuto e vengono, ci chiamano anche alle 3 di notte»

Assalto alle farmacie per i tamponi: «È un disastro, ci chiamano anche alle 3 di notte»
ANCONA - «È un disastro, ci chiamano anche alle 3 di notte per sapere se possono fare il tampone». Psicosi da Covid: Lorenzo Zecchini, titolare...

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ANCONA - «È un disastro, ci chiamano anche alle 3 di notte per sapere se possono fare il tampone». Psicosi da Covid: Lorenzo Zecchini, titolare dell’omonima farmacia di piazza Roma, non trova altri termini per definire la caccia al test rapido.

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«Basta il minimo starnuto e vengono da noi, ma così impazziamo», ammette. E più si eseguono screening, più i contagiati vengono allo scoperto. «La percentuale è elevatissima: il 10% di chi si fa il tampone da noi risulta positivo, si tratta soprattutto di asintomatici», rivela Zecchini. E allora, scatta il protocollo di sicurezza: quarantena, segnalazione all’Asur e, nell’arco di 24-48 ore (se tutto va bene...) invito a presentarsi al drive-thru del Palaindoor per il molecolare di conferma. 

Le richieste 

Con il rientro al lavoro dopo le festività, le code sono sempre più lunghe davanti alle farmacie. E si dilatano pure i tempi d’attesa, che nei momenti di punta superano l’ora e mezza. «Molti non hanno pazienza e si generano discussioni - sottolinea Zecchini -. Ci sono colleghi che eseguono il tampone in 5 minuti, ma ce ne vogliono minimo 20 per una risposta corretta». Vanno a ruba i test rapidi domiciliari che «non hanno valore legale, ma sono molto attendibili», oltre alle mascherine Ffp2, obbligatorie al cinema, al teatro, sugli autobus, nei locali di intrattenimento e per gli eventi sportivi al chiuso. Fioccano anche le richieste di vaccino che, però, non tutte le farmacie mettono a disposizione: dove vengono inoculati, i tempi sono lunghi, come nella farmacia Ancona di corso Amendola. «Le prenotazioni per la dose anti-Covid arrivano a metà febbraio - spiega il dottor Michelangelo Angelini -. Quanto ai tamponi rapidi, ne facciamo un centinaio al giorno e in media un cliente su 10 risulta positivo in questo periodo: ne abbiamo scovati 7 solo stamattina (ieri, ndr), significa che il virus sta circolando molto in città». Alcune farmacie si sono organizzate con la prenotazione anche dei tamponi, come alla Flaminia di Torrette, «ma solo per la prima fascia mattiniera - spiega una dottoressa - per agevolare le persone che devono andare al lavoro. è un servizio che hanno sollecitato gli stessi clienti. Riceviamo tante richieste anche per i vaccini, soprattutto terze dosi».

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Corriere Adriatico