OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Fino a 5 ore di attesa al pronto soccorso per scaricare pazienti infettati dal virus. A Torrette i malati di Covid continuano ad essere curati direttamente a bordo delle ambulanze in coda perché all’ospedale non c’è più posto.
LEGGI ANCHE:
Resta forte la pressione sul nosocomio regionale, dove ieri a mezzogiorno c’erano 19 pazienti Covid assistiti al pronto soccorso.
Dopo giorni intensi, ma nei quali la tensione sembrava essersi leggermente allentata, ieri la situazione è tornata esplosiva al pronto soccorso. Nel piazzale si sono formate lunghe code di ambulanze: alle 17 ce n’erano 6 in fila, in attesa di consegnare i pazienti infettati dal virus alle cure del personale medico. Marito e moglie settantenni, residenti a Brecce Bianche, hanno aspettato addirittura cinque ore prima di essere visitati, nonostante siano arrivati in codice rosso. Un tempo infinito, trascorso nell’angoscia sulle lettighe dell’ambulanza, mentre venivano periodicamente monitorati i loro parametri vitali con somministrazione di ossigeno.
Giunti all’ospedale alle 11, solo alle 16 hanno avuto accesso al pronto soccorso, così intasato da non riuscire più ad assorbire le richieste in tempi accettabili, nonostante il grande impegno profuso dal personale diretto dal dottor Aldo Salvi e dalla dottoressa Susanna Contucci. Che, per altro, si sono prodigati per garantire piena assistenza a bordo delle ambulanze. Sono state allestite delle prese di corrente esterne per l’alimentazione degli impianti elettrici dei mezzi di soccorso, a cui vengono messe a disposizione bombole di ossigeno per i pazienti con insufficienza respiratoria. Un’assistenza outdoor, visto che all’ospedale di spazio non ce n’è più.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico