ANCONA - Freccia azionata, svolta a destra. Poi, a metà salita, l’allarmata presa di coscienza: la rampa era stata imboccata nel verso sbagliato. E allora via...
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Siamo all’uscita dell’Università di Ingegneria: un incrocio maledetto, per tante ragioni. Primo, perché ogni volta che piove un po’ più del solito la strada sotto il viadotto diventa un lago, forse per colpa della portata non sufficiente delle caditoie. Secondo, perché da queste parti gli incidenti all’altezza dell’intersezione con via Bersaglieri d’Italia si ripetono in successione. Terzo, perché capita non così di rado che qualche automobilista imbocchi nel senso sbagliato la rampa per entrare sull’Asse: tutta colpa della distrazione di chi è alla guida o forse c’è un problema di segnaletica?
Di sicuro, la manovra compiuta l’altra mattina dal ragazzo alla guida di una Fiat Punto è stata di una pericolosità unica. Sembrava nel panico: andava avanti, indietro, poi ancora avanti, come se a un certo punto si fosse deciso a completare l’ingresso scellerato sul viadotto contromano. Per fortuna, tutto si è risolto bene, sotto gli occhi sgranati di chi ha assistito alla scena. Dato che non è la prima volta che si verificano episodi simili, il Comune potrebbe anche pensare di migliorare l’impatto e la visibilità della segnaletica, prima che accada qualche tragedia, anche se alla fine della rampa c’è un cartello di divieto di transito piuttosto evidente. Altro pericolo da non sottovalutare è l’attraversamento pedonale all’incrocio con via Ranieri, strada sempre più trafficata e affollata di studenti a piedi: qui l’Amministrazione interverrà nei prossimi mesi per rifare l’asfalto. Non solo: tra le idee dell’assessore Stefano Foresi, c’è quella di vietare l’accesso in direzione della Strada di Monte Dago ai non residenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico