Giro di vite contro i clandestini, pugno duro di prefettura e questura: raffica di espulsioni per gli irregolari

Controlli della polizia
ANCONA - Immigrazione clandestina e sicurezza pubblica: raffica di espulsioni eseguite dalla questura. In un mese sono stati sei gli stranieri accompagnati nei centri di...

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ANCONA - Immigrazione clandestina e sicurezza pubblica: raffica di espulsioni eseguite dalla questura. In un mese sono stati sei gli stranieri accompagnati nei centri di permanenza per il rimpatrio, strutture che procedono il rientro nel paese d’origine, o direttamente in aeroporto per velocizzare le procedure di espulsione ordinate dalla questura o della prefettura.

 

Il questore dorico Giancarlo Pallini ha anche firmato sette ordini affinché altrettanti stranieri irregolari lascino al più presto il territorio nazionale. Nel contempo sono stati adottati sei provvedimenti di espulsione firmati dal prefetto Darco Pellos. 


Anche ieri, su disposizione del questore di Ancona e nell’ambito dei servizi di finalizzati a regolare i flussi migratori e a contrastare le permanenze illecite sul territorio della provincia di Ancona, la polizia ha proceduto ad eseguire l’accompagnamento di un cittadino iracheno, con precedenti penali e irregolare, verso l’aeroporto di Roma per il successivo rimpatrio nel suo paese natale.

Lo scorso mese, l’Ufficio Immigrazione ha anche proceduto a notificare l’espulsione a quattro stranieri irregolari e con precedenti, tutti accompagnati nei centri di permanenza che si trovano sul territorio nazionale. Il loro stato di irregolarità era emerso nei mesi scorsi nel corso dei controlli eseguiti dalle Volanti di Ancona. 


L’accompagnamento coattivo si è verificato per un cittadino algerino su cui pendeva un ordine di espulsione firmato dal prefetto di Ancona. Stesso destino per un nigeriano, anche lui colpito dall’ordine emesso dal prefetto dorico, risultato anche destinatario del divieto di dimora nelle Marche e in Abruzzo a causa di guai giudiziari. Accompagnato nel centro di permanenza e rimpatrio anche un cittadino tunisino, su cui pendeva l’espulsione firmata dal prefetto di Milano. Infine, i poliziotti hanno accompagnato nella struttura che precede l’espulsione un nigerino che aveva la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Macerata. In questo caso, l’ordine di espulsione era stato deciso dal prefetto di Ancona. 


Nei centri di permanenza, il trattenimento è disposto per un periodo di 30 giorni, prorogabile fino ad un massimo di 90 giorni. È stato anche eseguito un provvedimento di espulsione giudiziaria nei confronti un cittadino tunisino detenuto a Montacuto. Sempre lo scorso mese, l’Ufficio immigrazione della questura ha effettuato un altro trasferimento con scorta in Germania di un cittadino somalo, in esecuzione al provvedimento emesso dal Ministero dell’Interno.

 

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Corriere Adriatico