Movida blindata e controlli no stop con le forze speciali. Allarme alcol, soccorsi tre giovani ubriachi: 16enne all'ospedale

Controlli della polizia al porto antico
ANCONA - Movida blindata e alcol a fiumi nel penultimo weekend con il coprifuoco. Lo straordinario dispiegamento di forze dell’ordine voluto dal prefetto Darco Pellos...

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ANCONA - Movida blindata e alcol a fiumi nel penultimo weekend con il coprifuoco. Lo straordinario dispiegamento di forze dell’ordine voluto dal prefetto Darco Pellos è servito a scongiurare nuovi episodi di violenza, dopo le risse scoppiate una settimana fa, ma non a frenare lo sballo da alcol. Una minorenne sabato sera è finita all’ospedale per le conseguenze di una sbornia da paura. 

 

 
La polizia e un equipaggio della Croce Gialla l’hanno trovata attorno alle 23 stesa sulle scalinate del teatro delle Muse, in stato di semi incoscienza, circondata dagli amici brilli e preoccupati al tempo stesso. La sedicenne si è ripresa dopo il primo trattamento, ma è stata portata al Pronto soccorso di Torrette in codice giallo. Altri due ragazzi hanno pagato pesantemente le conseguenze dei drink a ripetizione: attorno alla mezzanotte, al momento del coprifuoco, non si reggevano in piedi in piazza del Papa, così sono stati soccorsi dagli agenti delle Volanti che hanno poi avvertito i loro genitori. 


Momenti di tensione anche al porto antico, dove la Banchina, inaugurata da Michela Rossi, ha richiamato sabato sera tanti giovani. Non tutti sono riusciti ad accedere all’area, per via del numero chiuso e del distanziamento imposti dalle regole anti-Covid. Molti sono rimasti delusi e se ne sono tornati a casa, altri invece hanno tentato il tutto per tutto: due gruppi di giovanissimi hanno forzato il cordone di sicurezza dei bodyguard per entrare. Vista la situazione, la direzione ha immediatamente ordinato lo stop alla musica e ai bar, chiudendo anticipatamente la serata per evitare ulteriori problemi, dopo la rissa scoppiata alcuni giorni fa fuori dal perimetro della Banchina. I controlli straordinari anti-bulli disposti dal prefetto hanno visto l’impiego di un numero considerevole di pattuglie di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia stradale e locale, con il supporto di cinofili, agenti in borghese della Squadra Mobile e il rinforzo del Reparto Mobile di Senigallia e la Squadra di intervento operativo dei carabinieri da Firenze. 

 

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Corriere Adriatico