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ANCONA - Un ringraziamento «alla cittadinanza, alle forze dell’ordine, agli arcivescovi Spina e Dal Cin e alle associazioni di categoria che si sono dimostrate molto collaborative in tutti i settori, in questo periodo di crisi». E un invito agli anconetani a «rispettare le leggi e le restrizioni perché solo mantenendo alta l’attenzione si potrà uscire dalla pandemia». È il saluto del prefetto Antonio D’Acunto, da ieri in quiescenza, che lascia Ancona e le Marche, «un territorio a cui sarò sempre legato e con cui continuerò a mantenermi in contatto, dopo cinque anni intensi».
L’ultimo atto ufficiale del prefetto è stata la convocazione dell’Rtc, la riunione tecnica di coordinamento con le forze di polizia in vista delle direttive emanate dal ministro Luciana Lamorgese riguardo la stretta sulle festività. Sarà una Pasqua blindata, grazie al rafforzamento delle misure di prevenzione e di controllo del territorio nelle aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, nei parchi, sulle spiagge, alla stazione, al porto, all’aeroporto, nei pressi degli obiettivi sensibili e sulle arterie stradali più trafficate.
L’obiettivo, ovviamente, è garantire il rispetto delle normative anti-Covid per impedire che la Pasqua si trasformi in un “liberi tutti”. «In questo ponte verranno rafforzati i controlli in modo tale che le festività si svolgano in condizioni di sicurezza - conferma il prefetto uscente D’Acunto -.
Corriere Adriatico