La rupe del Cardeto a rischio crolli: via all'appalto per i lavori di consolidamento

La rupe del Cardeto a rischio crolli: via agli appalti per i lavori di consolidamento
ANCONA - Messa in sicurezza nel tratto della zona del Cardeto: «L’opera è in fase di avviamento. Per il 2023 tutta quella parte sarà risanata»....

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ANCONA - Messa in sicurezza nel tratto della zona del Cardeto: «L’opera è in fase di avviamento. Per il 2023 tutta quella parte sarà risanata». L’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini detta il timing per l’opera di tutela ambientale di messa in sicurezza. Questo infatti è uno dei tratti più a rischio della falesia, dove negli ultimi anni si sono verificati distacchi di massi dal costone e il passaggio è vietato per ordinanza del sindaco. Intanto a metà marzo è stato «trasmesso ed acquisito agli atti il progetto definitivo-esecutivo relativo all’incarico per servizi tecnici di architettura ed ingegneria per la progettazione definitiva dei lavori».

 

L’assessore specifica: «Appena approvato in Giunta, verrà avviata la gara d’appalto». Manarini pronostica per questo step «un paio di mesi». Il progetto in sé consiste nella «messa in sicurezza della falesia facendo i disgaggi delle parti rocciose più sporgenti in modo da evitare la caduta dei massi. Poi la parete verrà protetta con delle reti ancorate alla falesia attraverso dei tiranti. Questo per 150-180 metri dalla zona interdetta con ordinanza». 

La tabella di marcia

Tutto avverrà una volta appaltati i lavori, ma «quando terminerà la gara è difficile stabilirlo – spiega l’assessore –: infatti la fase burocratica è indeterminata: potrebbero esserci verifiche delle offerte, verifiche delle caratteristiche tecniche delle imprese e regolarizzazione delle stesse. Non abbiamo una determinazione temporale. Una volta fatto il contratto poi si avvieranno i lavori». Intanto venerdì è stata pubblicata una determina dirigenziale dove si è ritenuto opportuno affiancare il Rup (responsabile unico del procedimento) dell’intervento a personale amministrativo qualificato. Poiché «in questa fase esecutiva – prosegue l’assessore – c’è la necessità di una consulenza specifica». I lavori sono stati finanziati con un contributo di 2,6 milioni di euro del Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico. Lo Stato ha assegnato in tutto 9 milioni e mezzo per la messa in sicurezza del suo territorio, che serviranno a finanziare 13 interventi in 15 Comuni. Il progetto per la messa in sicurezza del tratto di falesia lungo cento metri tra il Passetto e il Cardeto, in zona Grotta Azzurra, era inserito già dal 2018 tra le opere previste da Italia Sicura, il piano nazionale di mitigazione del rischio. Anche con un certo grado di priorità, visto che tra gli interventi regionali per contrastare il rischio di frane, il progetto del Passetto era il primo in graduatoria. Ma la certezza del finanziamento è arrivata solo il 24 luglio dell’anno scorso, con la delibera del Cipe che approvava la prima fase della pianificazione stralcio 2019, per un totale di 315 milioni distribuiti in tutta Italia, e individuava gli interventi ammessi al finanziamento statale. Scendendo dal sentiero di via Panoramica, si arriva alla Grotta Azzurra dove fino alla grotta 9 sono possibili il passaggio, la sosta e la balneazione. Dalla grotta 9 fino alla 104, c’è invece un divieto di accesso per il rischio di caduta massi. L’intervento riguarda un tratto di cento metri a partire dalla grotta 9 verso nord. 

 

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Corriere Adriatico