Ancona, condannato a tre anni lo sfruttatore delle squillo

Ancona, condannato a tre anni lo sfruttatore delle squillo
ANCONA - Per l’accusa, avrebbero gestito un giro di prostituzione di giovanissime squillo sulla Flaminia, a partire da Falconara fino a Montemarciano. Gli affari potevano...

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ANCONA - Per l’accusa, avrebbero gestito un giro di prostituzione di giovanissime squillo sulla Flaminia, a partire da Falconara fino a Montemarciano. Gli affari potevano fruttare anche 6 mila euro al mese, presi da ogni ragazza che facevano venire appositamente dalla Romania per popolare le strade della notte e adescare decine di clienti. Il business di una banda di romeni, con l’incursione di un 60enne di Monsano, era terminato nel 2015 con una serie di arresti eseguiti dalla Squadra Mobile dopo una complessa indagine coordinata dal pm Rosario Lioniello. Da quel blitz, è nato un processo terminato ieri mattina davanti al collegio penale. Su sei imputati, i giudici ne hanno condannati quattro. 


Quello che era considerato il dominus dell’organizzazione, un romeno di 35 anni, è stato condannato a tre anni di reclusione per sfruttamento della prostituzione. Pene più lievi per il 60enne di Monsano considerato il tassista delle prostitute e per due romene di 26 e 44 anni che, stando alle indagini, si adoperavano per fornire supporto logistico alle lucciole. Il trio è stato condannato per favoreggiamento della prostituzione e non per sfruttamento. Stralciata la posizione degli altri due imputati, dichiarati irreperibili. Stando al capo d’accusa, il gruppetto avrebbe reclutato dal loro paese d’origine giovani ragazze romene da inviare sulla costa romagnola, marchigiana e pugliese. Più clienti una squillo riusciva ad avere e più soldi doveva garantire ai suoi sfruttatori. E se i pagamenti non erano corretti, sarebbero scattate minacce e ritorsioni. In alcuni casi, le lucciole potevano disporre di alcuni appartamenti. Uno era stato rintracciato a Falconara. Sia il presunto tassista che la 26enne romena compaiono come imputati anche in un altro procedimento penale, sempre legato al mondo della prostituzione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico