Molestie e violenze sessuali alle studentesse: bidello condannato

Molestie e violenze sessuali alle studentesse: bidello condannato
ANCONA - Una vicenda che aveva scosso in tanti. Diventa definitiva la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione per il bidello di Ancona che nel 2017 venne arrestato dai...

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ANCONA - Una vicenda che aveva scosso in tanti. Diventa definitiva la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione per il bidello di Ancona che nel 2017 venne arrestato dai Carabinieri di Brecce Bianche con l’accusa di avere compiuto atti sessuali su alcune studentesse minorenni. 


A denunciare i palpeggiamenti e i “baci proibiti” del bidello furono tre ragazze tutte minorenni. Gli inquirenti ascoltarono in gran segreto le adolescenti e le altre persone in grado di ricostruire i fatti e immediatamente apparve ai loro occhi uno scenario molto grave. Tutte le ragazzine, secondo le accuse - che adesso hanno trovato il definitivo sigillo della Cassazione - subirono in momenti diversi pesanti “attenzioni” da parte del bidello all’interno della scuola.

Una delle ragazze coinvolte nei terribili fatti raccontò tutto ai genitori che andarono dai Carabinieri della Stazione di Brecce Bianche per denunciare le violenze, si aprì in tal modo uno scenario molto più vasto di quello inizialmente immaginato.

Le indagini avviate dal comandante della Stazione di Brecce Bianche produsse risultati investigativi sorprendenti. Il bidello molestava le ragazze principalmente all’interno dell’ascensore e in uno stanzino della scuola dove - certo di non essere visto, si lasciava andare ad atteggiamenti inequivocabili, toccava le ragazze, lasciandosi andare ad apprezzamenti molto spinti e a carezze proibite, comportamenti che per la legge italiana configurano il reato di violenza sessuale.

I carabinieri di Brecce Bianche, per poter provare quanto dichiarato dalle minorenni,  disseminarono di telecamere l’istituto scolastico, iniziando a controllare i movimenti ed i comportamenti del bidello e, proprio grazie alle telecamere ed alle microspie installate, riuscirono a raccogliere elementi gravi a suo carico.
Al bidello, visto il ruolo ricoperto,  fu contestata l’aggravante di aver compiuto ripetuti atti sessuali con ragazze – minori dei sedici anni, che gli erano state affidate per ragioni di educazione ed istruzione. Lo stesso,  dopo aver trascorso un periodo agli arresti domiciliari, fu immediatamente allontanato dall’istituto scolastico.


Ieri l’epilogo di questa triste e assurda storia. Condotto a Montacuto, l’ex bidello dovrà trascorrere i prossimi 2 anni e quattro mesi in carcere così come disposto dalla Corte di Cassazione che ha previsto per lui anche l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio scolastico pubblico o privato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico