Burritos, bubble tea e vegan: il valzer delle nuove aperture. In centro spopola il food

Le Degostreet in corso Garibaldi
ANCONA - La musica sta cambiando in centro. Merito della raffica di aperture del settore food, guidate da nuove imprese che hanno scelto come casa i centralissimi corso Garibaldi...

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ANCONA - La musica sta cambiando in centro. Merito della raffica di aperture del settore food, guidate da nuove imprese che hanno scelto come casa i centralissimi corso Garibaldi e corso Mazzini. Ma molte sono pure le attività che hanno preferito i più defilati “affluenti” delle due spine dorsali del capoluogo. A trainare questo carosello sono sicuramente bar e ristoranti, che ad oggi rappresentano più del cinquanta percento delle inaugurazioni. Arranca invece l’abbigliamento ed il commercio in generale, ormai in mano alle grandi catene che stanno lentamente fagocitando i bacini d’utenza delle boutique storiche, costringendole alla chiusura. I battenti, per esempio, li sta per chiudere Twins, negozio di abbigliamento in via Lata. 

 
Il fronte del food: c’è Bamboo Bubble Tea di via del Gallo, aperto da appena qualche settimana. Il format è orientaleggiante: al posto del nostrano caffè, al Bamboo si serve il bubble tea, bevanda di origini taiwanesi spopolata anche in Occidente grazie ai social network. «Volevo portare ad Ancona qualcosa che non c’era» dice Zeng Xiang Yu, titolare del locale. Ventinove anni ed origini cinesi, per Zeng questa è la prima avventura nel mondo dell’imprenditoria. «Cosa mi ha spinto a mettermi in gioco? La voglia di fare, senz’altro» ci dice.
Altro campo, altra novità per Zucchero a velò, realtà già presente al Piano, via Torresi. La proposta è di quelle singolari: cucina vegana. Humus (così si dovrebbe chiamare il locale in centro di Zucchero a Velò) non ha ancora aperto i battenti ma il titolare, Gabriele Battistoni, già sta scaldando i motori. «Molto presto» risponde alla domanda circa quando ci si potrà accomodare nel suo nuovo punto vendita di via degli Orefici. «Dopo il Piano, abbiamo scelto il centro perché crediamo che la zona debba tornare ai fasti di un tempo e vogliamo dare un contributo» dice Battistoni. Contributo che passa per una formula originale ma della quale, ne è convinto, ad Ancona si sentiva il bisogno: «Non sarà facile ma speriamo di avere lo stesso successo ottenuto al Piano». Anche se, continua, dal punto vendita di via Orefici non ci si deve aspettare la stessa formula già vista in via Torresi. «Proporremo un format unico. Non sarà un altro Zucchero a Velò. Sarà qualcosa di originale, di inesistente» adombra il titolare di ZaV. Le due nuove aperture si aggiungono ad altrettante proposte food inaugurate recentemente: l’Osteria Simonetti, in via Simonetti, DegoStreet in corso Garibaldi, dove ha pure aperto la lasagneria di Filotea. Prossimo all’apertura anche il negozio di burritos in via Simonetti. Sulla “pandemia” di ristoranti e locali dell’ambito food interviene anche Massimiliano Santini, Cna Ancona. 


«È un fatto culturale. Le persone rinunciano a tutto ma non all’intrattenimento del weekend» spiega. I tempi sono duri, certo, ma al piacere di un buon piatto gustato in compagnia e fuori dalle mura di casa è difficile rinunciare, anche a patto di dover compiere delle scelte. «Magari ci si priva di un capo di abbigliamento» continua Santini. Sempre sull’abbigliamento, poi, è bene aprire una parentesi. Perché le boutique storiche chiudono e ad aprire sono soltanto grosse catene? La risposta è più semplice di quanto si potrebbe immaginare. «Il negozio, ormai, è soltanto una vetrina. Molti commercianti già vendono con successo online e tengono aperto il punto vendita fisico solo per abitudine». Nonostante ciò, c’è chi ci prova. «Cosa vende? Principalmente prodotti su misura e di qualità. Chi investe, punta sul soddisfare target mirati» conclude Santini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico