ANCONA - Ieri pomeriggio alle 18.40, un equipaggio della Squadra Volante, durante l’attività di controllo del territorio, notava un gruppetto di giovani in piazzale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I poliziotti decidevano quindi di fare un secondo passaggio: solo in quel momento vedendo sopraggiungere l’auto della Polizia i giovani si disponevano a ventaglio, permettendo al compagno che era al centro di uscire e di iniziare a correre. Una fuga e un comportamento inspiegabile, tanto che i poliziotti ingaggiavano un inseguimento che finiva in via Pesaro dove il fuggitivo veniva bloccato ed identificato.
Cittadino italiano, 20 anni, residente nel capoluogo, incensurato. Alla richiesta del motivo di quella fuga, il 20enne non dava alcuna spiegazione. Durante le fasi di controllo, all’interno di una tasca del giubbotto veniva rinvenuto un coltello a serramanico lungo 11 cm con manico in acciaio e legno.
Mentre riponeva la carta d’identità nel portafoglio, il giovane tentava di chiudere repentinamente lo scomparto delle tessere occultando le stesse con la mano sinistra. Mossa che non passava inosservata agli occhi attenti dei poliziotti che immediatamente gli chiedevano di aprire di nuovo il portafoglio e di sfilare tutte le tessere e carte elettroniche.
Dopo una serie di tentennamenti e di richieste di spiegazioni, avanzate agli agenti con tono oltremodo polemico, il 20enne non poteva far altro che mostrare tutto il contenuto del portafoglio e tra le varie carte di credito era costretto a mostrare anche una strana tessera nera. Quella che poteva sembrare una banale carta fedeltà, in realtà era un vero e proprio coltello, a forma di carta di credito, tipo “Cardsharp”. Con pochi gesti, in un battibaleno la lama d’acciaio, nascosta negli intarsi della tessera, riemergeva e il resto della plastica si sagomava a formare il manico dell’arma. Aperto il coltello raggiungeva la lunghezza complessiva di 15 cm: un’arma da taglio leggera, maneggevole, sicura e facile da trasportare e nascondere tra le tessere elettroniche, o quelle del bancomat o delle carte di credito.
La mimica facciale del giovane faceva trasparire tutto il suo stupore – amaro - di fronte al “fiuto” e all’occhio esperto delle “Pantere”. Accompagnato presso gli Uffici della Questura, dopo le formalità di rito veniva denunciato per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico